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Immobile e la macumba azzurra: da marzo 4 gol in 15 gare fra campionato e coppa

Lazio: Ciro Immobile

Da quando Mancini ha iniziato a lasciarlo in panchina, Ciro si è bloccato sempre di più sotto porta

redazionecittaceleste

di Alberto Abbate

ROMA - Tristezza, per favore vai via. Immobile ricomincia dalla panchina con l'Italia. Novanta minuti a guardare i gol di Belotti e Pellegrini contro l'Armenia. Persino l'umiliazione all'83' di veder entrare come ultimo cambio ancora una volta Lasagna. Ciro non può ricominciare la stagione con questa brutta aria. A Formello Inzaghi è preoccupato da questa notizia, aveva appena recuperato il bomber sotto la Lanterna.

L'anno scorso le scelte di Mancini condizionarono il rendimento d'Immobile, diventarono un peso ingombrante nella sua testa. E' impressionante la statistica: da quando a marzo 2019 scoppiò la polemica per il mancato utilizzo contro il Lichtenstein, Ciro ha segnato appena 4 reti fra campionato e Coppe in 15 partite, considerata anche l'ultima contro la Roma. Appena un centro nel 2 a 2 col Sassuolo su rigore e un altro contro il Torino all'ultima giornata. Nel misero bottino va aggiunta ovviamente la doppietta di quest'inizio contro la Sampdoria. Sino alla prima depressione nazionale, Immobile non era agli antichi fasti, ma aveva comunque segnato 17 reti. Lui giura di no, eppure è così evidente come lo stiano abbattendo le scelte di Mancini.

MALEDIZIONE

La maledizione azzurra continua. Da due anni Immobile con l'Italia non centra più la porta. In generale appena 7 gol in 36 gare con la Nazionale. Nelle ultime 5 una mancata convocazione e solo panchine. E domani con la Finlandia c'è il grosso rischio di repliche. Il problema ora è che questo feeling mai sboccato sta macchiando pure la sua epopea biancoceleste. E' vero che Ciro alla prima giornata è tornato a segnare, raggiungendo in A le 101 reti, ma è altrettanto vero che è tornato pure a divorarsi occasioni clamorose nel derby. E' indubbio il suo ruolo di leader fra i giocatori biancocelesti, ma è proprio per questo che Ciro deve migliorare sulla lucidità di fronte ai portieri avversari.

LUCIDITA'

E' più forte di lui, una volta lo disse Inzaghi, in Nazionale è la giustificazione di Mancini. Immobile sa fare solo gol belli. Strepitosi i pallonetti sotto la Lanterna, imprecisi i tiri contro la Roma. Ciro s'è impegnato, ma quanto ha ancora sbagliato. Pronti via si sperava si fosse sbloccato e avesse superato il triste momento. Invece nel derby è tornato il fantasma del suo alter ego. Prima ha sparato addosso a Fazio, poi in Curva. E' stato bravo Lopez su una sua torsione di testa, ma è imperdonabile a tu per tu col portiere la bomba che ha colpito la traversa. Immobile ha rischiato di mangiarsi un altro gol nella ripresa, poi però ha scaricato all'indietro per Luis Alberto per il . Sprecone, Ciro, forse lo paga pure in Nazionale. Anche se il suo non essere un'autentica prima punta a pesare. Lui si danna l'anima in mezzo al campo, rincorre gli avversari per aiutare la squadra. Poi però arriva stremato sotto porta. Immobile dovrebbe cominciare a pensare di rimanere più nell'area, altrimenti rischia di restare sempre in panchina. Con Caicedo in forma, non più solo nell'Italia.

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