notizie

Immobile ha ancora fame di Supercoppa

Non era mai successo che Ciro non segnasse per due gare consecutive in questo campionato

redazionecittaceleste

ROMA - Il morale rimane alle stelle, il sorriso è sempre smagliante. Perché conta il bene biancoceleste, perché Milinkovic, Luis Alberto e Caicedo non lo hanno fatto rimpiangere. Eppure ora Immobile vuole comunque tornare a segnare. Non gli era mai successo quest'anno di rimanere a digiuno in campionato due gare consecutive. A Cagliari e prima ancora con la Juve (tre, volendo considerare il Rennes in Europa League), Ciro ha sciupato qualche occasione e sbagliato un rigore. Ovviamente si perdona tutto a uno che è a quota 17 gol dopo uno strepitoso avvio di stagione, all’indiscusso capocannoniere. L’attaccante partenopeo però ha messo Riyad fra le sue mire, vuole conquistare un altro trofeo in biancoceleste e far pendere la vecchia cabala con la Juve a suo favore. Immobile senza nessun timore, leader in campo e sul palco alla cena di Natale. Ciro dimostra di non provare invidie, celebra l'eroe Caicedo e lo mette al centro dell'attenzione. Perché ogni singolo elemento di questa squadra già da domenica sarà sempre più fondamentale. E allora vuole tornare decisivo, anche Immobile. Non è giù di condizione, può ritrovare subito la rete. Ha già segnato 5 volte alla Juve, due sono custodite nel cuore. Recentemente le ha sbandierate: «Per la finale di Supercoppa del 2017 eravamo carichi a mille. Partimmo subito forte con una mia doppietta, poi venimmo raggiunti da due bellissimi gol di Dybala. Pensavamo di perdere ai supplementari, non avevamo più energie, ma invece… È stata l’apoteosi dell’emozione, del vincere un trofeo. Già assaporavamo la coppa ancor prima che finisse». Vuole fare il bis, Immobile, figuriamoci adesso che la Lazio ha sfatato pure il tabù casalingo dopo 16 anni con la Juve e si è ancora più specializzata nelle rimonte.

OBIETTIVO

Il miracolo biancoceleste è iniziato in uno strano pomeriggio d'ottobre, lo conferma anche Tare: «Dopo il secondo tempo con l'Atalanta la squadra non si è più fermata. Peccato per l'Europa perché siamo usciti fuori per demeriti nostri. Mi piace essere entusiasta, mi piace pensare di lottare per lo Scudetto, ma dobbiamo essere cauti. Il cammino è ancora lungo. Le altre squadre sono state costruite in una maniera diversa. Noi dobbiamo restare con i piedi per terra», spiega il diesse candidato il prossimo 28 dicembre a Dubai come “Best Sporting director” al Globe Soccer Awards.

Cittaceleste.it