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Immobile, l’abbraccio con Inzaghi vale più del gol

Immobile

Ciro commosso, il caso con il tecnico è chiuso. E a fine gara trascina il figlioletto Mattia dentro lo spogliatoio

redazionecittaceleste

ROMA - Perdono. Quel che è stato, è stato, scurdammoce o passato. Immobile fa centro, anzi si fa tutto il campo, sorvola i cinque dei compagni, fategli largo. Cerca Inzaghi e scatta l'abbraccio. Ciro si rannicchia fra le sue mani come un bimbo. Perdono, Ciro è quasi commosso. Anche se, con un sorriso dopo, cerca di conservare l'appeal da duro: «Forse ero stanco».

Macché, è plateale come la scenata del dissenso il suo pentimento con l'occhio mezzo lucido: «Mi dispiace per quanto successo col mister. Per me Simone è come un fratello maggiore, da quando sono qui mi ha sempre aiutato. Sono stato vero nello scusarmi, lo meritavano i compagni, il mister e soprattutto la gente. Oggi è stata messa la parola fine». In realtà, già a Formello venerdì Inzaghi e Immobile s'erano giurati di ripartire insieme. Era destino che col gol e la vittoria arrivasse pubblicamente la pace. Già a inizio gara, Ciro aveva comunque mostrato un altro morale. A San Siro era entrato nervoso ed era andato molle nell'unica chance avuta nel finale. Quando la testa non c'è, è difficile vincere e segnare: «Dobbiamo migliorare l'aspetto mentale, perché quando abbiamo voglia, il nostro pubblico si diverte. C'è rammarico per mercoledì perché abbiamo giocato bene contro un'Inter scudetto. Purtroppo a volte bisogna avere qualcosina in più, ma piano piano stiamo assimilando ogni sbaglio, troveremo continuità nel risultato. Diamo fastidio quando stiamo lassù in alto». Altro che pensieri d'addio, questo è un nuovo inizio. Con Inzaghi c'era stato qualche fraintendimento, tutto era cominciato quando Immobile aveva chiesto a Inzaghi di risparmiargli le fatiche della Romania per stare vicino al figlio appena nato. Anche questa è una chiusura del cerchio. La moglie Jessica, a fine gara, gli porta Mattia dentro al campo, Ciro lo trascina in braccio come un trofeo nello spogliatoio. Mattia entra a far parte di un gruppo tornato unito.

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