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Indagine Uefa, Lotito pronto a cacciare le mele marce: via al codice etico

Lotito passa all'offensiva prima del verdetto che sarà emesso il 17 ottobre

redazionecittaceleste

ROMA - Il 17 ottobre si saprà il destino della Lazio sull'indagine Uefa aperta per i presunti saluti romani fatti da alcuni tifosi durante Lazio-Rennes. La società biancoceleste non ci sta però ad attendere solo il verdetto e dirama una nota ufficiale al riguardo sul proprio sito: "La S.S. Lazio informa di avere ricevuto dalla UEFA una contestazione relativa al comportamento di alcuni tifosi responsabili di avere posto in essere atti definiti razzisti. Nel confermare che provvederà a difendere la propria reputazione e tradizione, la società comunica che con immediatezza ha attivato le iniziative finalizzate alla individuazione dei responsabili e provvederà ad applicare in maniera rigorosa il codice etico per allontanare dallo stadio i soggetti autori dei fatti. Si fa presente, inoltre, che la Società, a tutela dei propri interessi patrimoniali, si costituirà parte civile nel processo che dovesse essere celebrato a carico di coloro che, a seguito delle indagini di PG effettuate dagli organi di polizia, dovessero risultare responsabili".

L'AZIONE DI LOTITO - La linea morbida e verbale non ha portato alcun risultato, fascisti e razzisti continuano ad animare gli stadi di tutta Italia, e Lotito dopo l'ennesimo fascicolo aperto contro la Lazio ha deciso di rispondere. Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, il club biancoceleste è pronto ad adottare il "Codice etico" in vigore dal 2018: in funzione di questo, il club, può allontanare i responsabili dall'Olimpico attenendo le decisioni dell'autorità giudiziaria (può deporre Daspo).

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