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Inzaghi cambia, ma il suo coraggio non paga

Difficili le esclusioni dei big Lulic, Leiva e Immobile, eppure il tecnico sbaglia i cambi e perde sulle fasce

redazionecittaceleste

ROMA - Quando il coraggio non paga: «L’anno scorso abbiamo vinto due volte a San Siro contro l’Inter, ma non mi ricordo una Lazio con questa personalità. Purtroppo, mi tengo la prestazione, ma torniamo di nuovo con zero punti a Roma», spiega Inzaghi. Manca sempre un soldo (anzi un gol e un tempo) per trovare il pareggio o la vittoria. Come a Ferrara e a Cluj in Europa League, la sua squadra gioca 45 minuti.

La Lazio crea un’occasione dietro l’altra, ma sbatte su Handanovic oppure sciupa. Il tecnico non si pente di aver lasciato Immobile in panchina («Scelta tecnica», giura insieme al ds Tare), poi il bomber entra con la voglia di spaccare il mondo, ma senza fortuna. Una punizione per la sceneggiata di domenica scorsa? «Non era una risposta a quanto successo col Parma». Inzaghi aggiunge che giocherà titolare col Genoa, esaltando il suo ingresso a San Siro e la gara di Caicedo per la grinta.

CONCRETEZZA

Non spreca mezza parola su Correa: stendiamo un velo pietoso sulla sua concretezza, purtroppo pagata a caro prezzo (vedi derby e non solo) sinora. In realtà, anche i big Milinkovic e Luis Alberto falliscono la grande sfida, ma Inzaghi non può far molto con i cambi in panchina. Quando l’Inter nel secondo tempo alza i ritmi della gara, inserisce i compassati Leiva e Berisha, che non riescono a dare una scossa al match. «Hanno provato ad aiutare la squadra, ma dovevamo avere lo stesso atteggiamento del primo tempo, dobbiamo migliorare in questo», dichiara il mister. Da rivedere la gara degli esterni. Lazzari si spinge nella metà campo avversaria solo in contropiede. Sembra giocare con il freno a mano tirato, anche per aiutare i compagni in fase di non possesso. Jony, invece, sbaglia tutto in occasione del vantaggio dell’Inter e non è riuscito a riscattarsi a gara in corso. «Per quanto riguarda Manuel, abbiamo avuto poche ripartenze, ha cercato come tutti gli altri di aiutarci. È in una nuova realtà, ma sono contento per come lavora e per quello che ci sta dando». Insomma, Inzaghi vede il bicchiere mezzo pieno e guarda avanti: «Ho detto ai ragazzi che dobbiamo continuare su questa strada, ma le grandi squadre devono anche sfruttare le occasioni».

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