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Juventus-Lazio: doppio Ronaldo e Immobile per la bandiera. Game over scudetto

Dopo un primo tempo equilibrato sale in cattedra Ronaldo, è vittoria Juventus

redazionecittaceleste

di Lorenzo Beccarisi

ROMA - È una Lazio defezionata e con il morale sotto ai piedi quella che giunge a Torino, al cospetto dei campioni d'Italia della Juventus. Formazione inedita per Inzaghi che, tra le altre cose, è costretto a lanciare Djavan Anderson dal primo minuto. La Juve approfitta subito di questo smarrimento, o meglio quasi, Alex Sandro dopo pochi minuti colpisce il palo con un bel colpo di testa. Ma la Lazio cresce e tira fuori le unghie, si difende bene  e tenta la via del contropiede quando è possibile. Sul finale di tempo Immobile pareggia il conto dei legni: rasoiata dalla distanza e palo scheggiato alla destra di Szczsesny. Il primo tempo, termina a reti bianche.

Ronaldo schianta la Lazio

Dopo 5 minuti di secondo tempo, l'episodio che cambia la gara: calcio di rigore per la Juventus. Il regolamento bislacco rende giustizia alla Juve, nulla da dire, più o meno. Dal dischetto Ronaldo calcia in maniera impeccabile ed anche se Strakosha intuisce non può parare. 1-0. La Lazio accusa il colpo e subisce subito il secondo gol: Luiz Felipe perde palla in uscita, Dybala si invola, serve Ronaldo che tutto solo fa gol - il suo trentesimo in campionato - è 2-0.

I nostri, non ne hanno più. Inzaghi guarda in panchina e realizza di non avere niente per cambiare le cose, prova con Vavro ed Adekanye pochi secondi dopo aver rischiato il terzo gol. Ancora Ronaldo, sempre lui, scheggia la traversa con un colpo di testa su spunto da applausi di Dybala. La Lazio si rivede solo al 75', è il neo entrato André Anderson a tentare la conclusione da lontanissimo. Buon tiro, Szczsesny devia in angolo.

All'improvviso, un lampo. Su un campanile a tagliare la difesa è in ritardo Bonucci che tira un calcione ad Immobile e consegna un calcio di rigore alla Lazio. Dal dischetto va Immobile, incrocia, è gol. 2-1.

La Lazio prende coraggio e gioca un finale di grande coraggio e carattere con tanti giovani in campo - sono entrati anche Falbo e Raul Moro -. Sfiora anche il pareggio da calcio di punizione: Milinkovic calcia bene, ma Szczsesny  si supera togliendola quasi dall'incrocio. Dopodiché, non c'è più tempo, non c'è più spazio. Vincono i bianconeri: è game over scudetto.

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