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L’AVVERSARIO – La Fiorentina: entusiasmo, Rocco, Franck ed il modulo senza attaccanti

L'analisi del prossimo avversario: la Fiorentina

redazionecittaceleste

Di Giovanni Manco

ROMA - Sono i cicli a muovere la storia, un giorno sei in alto ed un altro sei in fondo. Un giorno ti sembra di essere ad un passo dal baratro, ed un altro senti di poter toccare il cielo con un dito. Lo sanno bene i tifosi della Fiorentina che negli ultimi mesi hanno vissuto i due punti estremi del morale: dalla depressione all'entusiasmo ritrovato. La piazza Viola, oggi, è felice e pienamente coinvolta nel nuovo progetto del club: un progetto importato dagli Usa tramite il nuovo che avanza... Mister Rocco Commisso. Detto Rocco. L'arrivo del nuovo patron ha dato linfa nuova alla città, un mercato ben condotto e l'arrivo di una super star come Franck Ribery hanno fatto il resto.

L'ANALISI - Il francese ex Bayern Monaco è sicuramente l'uomo da tenere maggiormente d'occhio: da punta atipica qual è non dà nessun punto di riferimento ai difensori avversari che spesso e volentieri sono costretti a rincorrerlo per tutto il campo. Ribery, infatti, è solito scendere fino al centrocampo per giocare il maggior numero di palloni e dialogare con l'altra punta atipica con cui condivide il reparto, Federico Chiesa. Nessun attaccante, questa è la formula di Vincenzo Montella che sta cercando di riproporre quel calcio che è sempre stato per lui un marchio di fabbrica: possesso palla e movimento. Inzaghi ed i suoi dovranno stare molto attenti alla pressione viola, il loro calcio è fluido e frenetico, ci sarà parecchio da correre. Inoltre andrà tamponato il gioco tra le linee, non essendoci attaccanti il possesso palla è un obbligo e Castrovilli gioca un altro ruolo fondamentale in questo senso andando ad apporre qualità ed inserimenti al gioco offensivo della squadra.