ROMA - La difesa biancoceleste fa invidia, ha subito solo 20 reti (come l’Inter) ed è reduce da due clean sheet consecutivi. Pedina fondamentale del reparto arretrato laziale,è senza dubbio Francesco Acerbi: il classe ’88 è diventato un tassello inamovibile della difesa capitolina. Dei 5.400 minuti complessivi in Serie A giocati dal giorno del suo arrivo, lui ne ha saltati appena 154. Al Tardini applausi però anche per Patric che, rischia sì qualche passaggio in uscita, ma blocca almeno un paio di ripartenze del Parma e poi si lancia pure in avanti con un'azione strepitosa in solitaria. Inchino per Luiz Felipe, che svetta di testa (5 duelli aerei vinti, 3 anticipi) e sventa tutti i pericoli in area: strepitosa una scivolata su Cornelius da ultimo uomo nella ripresa, il brasiliano s'immola due volte col corpo davanti alla porta. Un gigante almeno al pari di Acerbi, che torna a giocare sul centro-sinistra e all'inizio sembra un po' più in difficoltà, ma è comunque top player per duelli (7) e tackle (5) della sfida. Il “Leone” si diverte persino in fase offensiva, più volte cerca il raddoppio di testa, ma alla fine è decisivo ancora su Cornelius con l'intervento della discordia. Francesco (ieri 32enne a cena con la squadra) giura d'aver ricevuto per primo una trattenuta.
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Lazio, Acerbi il leader che ha fatto dimenticare l’ex de Vrij
Da quando è arrivato ha saltato appena 154', domenica sfiderà al centro della difesa il passato ora dirimpettaio
CONFRONTO
Ottavo clean sheet in stagione per Strakosha e tre punti che infiocchettano 18 risultati utili consecutivi. Un bottino non accumulato neppure dalla Lazio stellare di Eriksson, che in difesa poteva contare su gente come Nesta e Mihajlovic. Merito ovviamente dello stratega Inzaghi, l'uomo dei record e dei giocatori rigenerati. L'uomo che adesso cambia tutte le quotazioni: biancocelesti addirittura favoriti (a 2,41) per domenica sera con l'Inter dai bookies. Chissà se finalmente l'ex De Vrij tornerà in campo a Roma nello scontro diretto: «Chiunque vorrebbe disputarlo», assicura l'olandese. Ironia del destino, autore del 3 a 2 che domenica ha ribaltato il risultato e riportato l'Inter al primo posto. Dopo l'addio al veleno Champions, per lui non ci sarà di sicuro una bella accoglienza dei laziali all'Olimpico. Anche se con un Acerbi così lo hanno già dimenticato.
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