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Lazio, Acerbi vuole tornare leader del miglior reparto

Notizie Lazio - Francesco Acerbi

La difesa ora continua a subire reti da 5 partite di seguito, 2 a gara

redazionecittaceleste

ROMA Da Muro a normale parete. Da un rendimento pazzesco, con de Ligt il più forte centrale della serie A, ad una lenta e preoccupante discesa. Un dietrofront nelle performance preoccupante. Non solo la Lazio, anche Acerbi, da quando il campionato è ripartito, è quasi irriconoscibile. Un Leone sempre pronto a ruggire, a dare il massimo e a spronare tutti, ma un po’ sconsolato. Lui è quello di sempre, in prima linea a prendersi le responsabilità e a non tirarsi mai indietro. Il carattere d’acciaio, insomma, è sempre lo stesso, sono le gambe e la condizione che non sono più come quelle di tre mesi fa. E uno possente come Acerbi di centonovantré centimetri è uno di quelli che ne fa le spese più di tutti. La rete presa a Lecce, con Lucioni che gli salta davanti, senza che riesca a opporsi e a capire che posizione prendere per difendere, è l’immagine più emblematica del momento che sta attraversando il titolare della nazionale italiana. Anche per questo è un po’ più nervoso del solito perché pure lui non riesce a capire cosa sia successo. Dopo la gara persa col Sassuolo ha alzato un po’ la voce con i medici, ma poi tutto si è ricomposto, con Francesco che ha chiesto subito scusa. E’ una persona per bene, un ragazzo gentile, ma proprio non gli va giù che tutto possa andare e finire in questo modo.

IL RISCATTO

In allenamento non è cambiato nulla. L’impegno è addirittura maggiore, durante il lockdown ha fatto tutto quello che era programmato sempre in maniera seria e senza mai saltare una seduta di lavoro. Eppure, la condizione non è quella di gennaio o febbraio. All’inizio pensava che poteva essere solo questione di ingranare un po’, giocare più gare per ritrovare ritmo e brillantezza, ma i risultati non hanno aiutato. Adesso è il momento di reagire, ne ha parlato con i compagni e con l’allenatore. Sente che Udine possa rappresentare una piccola svolta per salvare il salvabile e rimettersi in carreggiata sia dal punto di vista personale, sia per la Lazio stessa. “Restiamo concentrati, ci aspettano ancora tante battaglie”, la scossa del difensore a sé stesso e a tutta la squadra. Già da questa sera è pronto a caricarsi sulle spalle il reparto e fare la partita perfetta. Ci saranno i soliti momenti di tensione con Strakosha e Luiz Felipe che magari non tiene la linea, ma quello fa parte del pacchetto e del modo di stare in campo di Acerbi.

TUTTO CONFERMATO

Insieme al numero trentatré in difesa ci saranno Luiz Felipe e Radu, mentre a completare la formazione il ritorno in mezzo al campo di Cataldi, con Luis Alberto e Milinkovic a fare le mezzali. Sul regista, in realtà, Inzgahi ha ancora qualche dubbio, ma Danilo (che non sta ancora benissimo) col Sassuolo è entrato bene e con lui il gioco è più veloce e imprevedibile rispetto a quando si muove Parolo. Sulle fasce Lazzari e Jony, con Djavan Anderson pronto a subentrare e ad avere l’occasione giusta. In attacco Caicedo e Immobile. A Udine per ripartire, altrimenti sono davvero guai.

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