ROMA - Prendete il pallottoliere, Lazio-Atalanta promette scintille. E’ ormai da tempo la partita delle goleade e già ci sono tutte le premesse. I biancocelesti hanno esordito sabato a Cagliari col botto e il solito Immobile, gli orobici hanno travolto in rimonta il Toro con 4 reti, esprimendo ancora un potenziale incredibile. Insomma, non è un flash back, ma il ritorno al presente. Anche se alla fine la prima giornata si recupera proprio stasera perché la Dea – insieme all’Inter – ha chiuso i suoi impegni europei più tardi delle altre. Lo sottolinea Inzaghi, alla vigilia, per presentare tutte le difficoltà di questa sfida delle sfide: «Ricordiamoci che l'Atalanta 45 giorni fa si stava giocando il meritato accesso alla semifinale di Champions. Sappiamo il valore dell’avversario, anche se non ci aspettavamo il rinvio e subito lo scontro diretto fra di noi. Sarà sicuramente una gara intensa con due squadre organizzate, che stanno facendo un ottimo cammino da 4 anni a questa parte». Così lontane, ma anche così vicine, le due panchine. In Serie A, quelle del Gasp e Simone, sono ormai infatti pure le più longeve: il primo in nerazzurro dall’estate del 2016, il mister biancoceleste a Formello addirittura due mesi prima come traghettatore . Forse anche per questo Lazio e Atalanta sono da anni al vertice e si conoscono alla perfezione. Coppe vinte, qualificazioni Champions, calcio champagne, gol e obiettivi, che ormai non conoscono più nessun limite. Lo dicono le statistiche. Basti pensare che almeno una volta entrambe sono state sopra tutte le altre italiane, eccetto la Juve.
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Lazio-Atalanta, Inzaghi vs Gasp: 4 anni di successi
Le due formazioni sono al vertice del calcio italiano con i loro allenatori più longevi
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