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Lazio, Cataldi e le punizioni: il segreto sta in un lavoro maniacale

redazionecittaceleste

Il 3 a 1 in Supercoppa Italiana contro la Juventus, poi il 3 a 1 di ieri contro il Genoa. La firma è sempre quella di Danilo Cataldi

ROMA - Il 3 a 1 in Supercoppa Italiana contro la Juventus, poi il 3 a 1 di ieri contro il Genoa. La firma è sempre quella di Danilo Cataldi, diventato ormai infallibile sui calci da fermo. Viene naturale ogni volta che il centrocampista della Lazio posa la palla sul manto erboso per calciare pensare: "Questo è gol". Dietro tanta precisione sulle punizioni c'è tuttavia un lavoro quasi maniacale, come riporta Il Messaggero. A Formello, infatti, affina per ore la tecnica e nelle prove è sempre il migliore. Cataldi che si trova sempre più a suo agio nel ruolo di vice Leiva e che, messo alle spalle qualche infortunio di troppo, vuole continuare a stupire. Cuore biancoceleste, sogna il bersaglio più grande: "Lo scudetto? Ogni tanto ne parliamo in maniera goliardica, ma sognare non fa male".