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Lazio, ecco il doppio piano d’Inzaghi per la ripresa

Ci saranno due fasi dal 4 maggio in poi, decisioni del Governo sugli allenamenti permettendo

redazionecittaceleste

ROMA - Dall'8 marzo Inzaghi guida la Lazio sul doppio binario, adesso deve mettere il turbo. In queste settimane è stato un martello, venerdì lui e big lo hanno promesso in conference call a Lotito: «Saremo pronti per l'inizio del campionato, ognuno di noi in casa sta dando il massimo». Ma ora bisogna intensificare il lavoro, non è così lontano il ritorno in campo il 4 maggio. Così Inzaghi ha elaborato subito un altro piano: scatti e ripetute a casa, come mostrano alcuni giocatori (Correa, Luiz Felipe) già in qualche video, al di là del consueto mantenimento. Alcuni si stanno facendo aiutare dal loro personale preparatore atletico, ma attendono nuove indicazioni dopo Pasqua per un più duro ricondizionamento. Ci si può concentrare solo sull'aspetto fisico al momento, sarà fondamentale in vista del richiamo muscolare a Formello. Se qualcuno rimanesse indietro, si esporrebbe a un maggior rischio d'infortunio. Inzaghi non vuole correrlo, ecco perché ha tartassato il gruppo e ha invitato i suoi senatori su whatsapp a monitorare ogni compagno.

FASI

Concesso solo a Pasqua a Pasquetta qualche stravizio, da oggi anche a tavola si torna al rigore assoluto. C'è una dieta precisa da rispettare sino al rientro, quando a occuparsi della squadra sarà il cuoco Giocondo. Sono previsti anche turni in mensa per evitare qualsiasi tipo di contagio, ma ogni giocatore e dipendente verrà sottoposto al tampone prima di metter piede dentro al centro sportivo. Il ritiro prolungato sarà quasi sicuramente imperativo, una seconda ondata di test segnerà il passaggio da una fase all'altra nei metodi d'allenamento. Inizialmente la Lazio non effettuerà sedute di gruppo, come già era stato ampiamente programmato dall'inizio: turni e gruppetti da 7-8, distanze di sicurezza fra un giocatore e l'altro, nemmeno in camera (già predisposta la divisione) alcun tipo di contatto. La Germania e il Bayern Monaco (il ds Tare ha dato un occhio) saranno da esempio.

ARMI

Sarà graduale il riavvicinamento. Prima corsette singole, esercizi di recupero del tono e del fiato. Verranno visionati tutti i calciatori dal vivo e verrà stilato per 10 giorni persino un programma personalizzato. Poi bisognerà anche concentrarsi sull'aspetto tattico. Lì sarà inevitabile risfidarsi a meno di un metro, bisognerà trasmettere la forza mentale di tornare al contatto e al contrasto come in un vero incontro.

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