ROMA - Il 18 gennaio non sarà mai un giorno come gli altri in casa Lazio. 42 anni fa infatti, perdeva la vita uno dei protagonisti della gloriosa squadra del primo scudetto, Luciano Re Cecconi.
gazzanet
Lazio, il 18 gennaio 1977 se ne andava Luciano Re Cecconi
La chioma bionda della Lazio del primo scudetto perdeva la vita in modo beffardo 42 anni fa
Nato a Nerviano, nella città metropolitana di Milano, il centrocampista incontra i colori biancocelesti nell'estate del 1972. Dopo un buon campionato in Serie B col Foggia, l'allenatore della Lazio, Tommaso Mestrelli, lo porta a Roma. La prima stagione è subito ottima. 29 presenze, un gol e scudetto sfiorato. Fa niente, testa giù a lavorare, perché arriva l'annata 73-74. I biancocelesti compiono un'altra grande cavalcata, come l'anno prima, ma stavolta riescono ad arrivare davanti a tutti. Si tratta del primo campionato vinto dalla Lazio nella sua storia, e Re Cecconi, con la sua immancabile chioma bionda, partecipa attivamente con 23 presenze e 2 reti.
Quel beffardo 18 gennaio 1977
Diventato uno dei giocatori simbolo della compagine biancoceleste, il centrocampista lombardo rimane anche dopo lo scudetto. Da lì però, comincia un periodo nero per molti eroi del '74, e Re Cecconi è uno di questi. Nel suo caso però, c'è ancora rammarico per una tragedia che si poteva sicuramente evitare. Era il 18 gennaio 1977. Il centrocampista entra in una gioielleria in zona Collina Fleming a Roma, in compagnia del compagno di squadra Pietro Ghedin e di un suo amico, tale Giorgio Fraticcioli. Secondo la ricostruzione dei fatti, entrati nel negozio, Re Cecconi decide di simulare per gioco una rapina. Il proprietario, Bruno Tabocchini, impaurito dalla situazione reagisce sparando in petto al calciatore, senza lasciargli scampo. Il venditore, processato per direttissima venne assolto "per aver sparato per legittima difesa putativa". La Lazio invece, perse la chioma bionda protagonista di tante battaglie e vittorie, per sempre. Aveva solo 28 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA