ROMA - E’ tornato re Ciro, si riprende il trono. E’ di nuovo lui il capocannoniere solitario di questo campionato. Immobile non s’arrende al quindicesimo palo, anche se la iella ormai sembra essersi accanita contro di lui (staccato Messi in due anni) più di ogni altro a livello europeo. Il bomber sfida il fato, vince e aggiorna il conto. Alla faccia di Ronaldo, ecco il controsorpasso: Ciro sale a quota trentuno. Dopo Szczesny, anche alla faccia dell’uomo Cragno, Ciruzzo ci riprova e stavolta fa centro. Riecco l’assist perfetto dell’amico Luis Alberto, Immobile strozza il diagonale e segna sporco. Ci voleva questa “brutta” rete su azione (l’ultima col Torino, dalla ripresa) per scrollarsi di dosso il peggio. Aveva segnato ancora su rigore (dopo la Fiorentina) contro la Juve a Torino, a fine gara aveva abbracciato Ronaldo e gli aveva sussurrato: «Non mollo». Una promessa solenne come un giuramento.
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Lazio, Immobile 31 e lode. E la scarpa d’oro è a -3
Ciro torna a segnare e sorridere: nuovo sorpasso su Cristiano Ronaldo e Lewandovski s'avvicina
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E’ questo lo spirito. Ciro ha ritrovato finalmente il sorriso, non è più nervoso e senz’altro meno ossessionato dalla Scarpa d’oro. In realtà ora Lewandoski è a sole tre reti di distacco, nelle prossime giornate può consumarsi anche questo sorpasso. Più difficile battere il record d’Higuain (36 firme) del campionato italiano. Ma Immobile deve restare calmo, così si ritrova il successo. Da Formello assicurano sia stato più un blocco mentale che fisico a condizionarlo. Deve essere contento, ha già superato coi gol se stesso. Nessuno nella storia della Lazio aveva sfroatola triplice cifra e Lotito è pronto a premiarlo pure con un ulteriore (a 4 milioni) adeguamento. Oltretutto è già scattato il bonus per aver centrato la Champions: «Sono felice di festeggiare questo obiettivo raggiunto con tre giornate di anticipo, la squadra ha saputo reagire ed è una vittoria per il nostro pubblico, che ci è mancato tanto. Adesso Lotito, Tare e Inzaghi dovranno fare qualcosa sul mercato, ma sono sicuro che ci metteranno nelle condizioni di poter fare un altro anno straordinario come questo».
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