ROMA - Chiamatela pure la fame dell’esordio. Poco importa che Immobile sinora sia rimasto a secco. Per carità, non gli era mai successo di non segnare nemmeno un gol in un precampionato, ma l’ultimo è stato diverso. Appena dieci giorni di ritiro, tre amichevoli (causa convocazione in Nazionale, Triestina, Frosinone e Benevento) in campo spiegano l’assenza di un centro. Senza considerare la mancanza degli assist degli assenti Milinkovic e Luis Alberto. La maggior preoccupazione riguarda piuttosto il suo stato fisico: il bomber ha corso molto a vuoto, è sembrato sotto tono, davanti alla porta poco lucido. State certi però che sarà già un altro a Cagliari sabato. Tra l'altro con la fascia da capitano, in assenza di Lulic e Parolo. Non è successo nulla, Ciro. Adesso il bomber vuole confermarsi l’amuleto biancoceleste del debutto. Da quando è sbarcato a Formello, Immobile ha sempre segnato. Il 21 agosto 2016, prima volta ufficiale con la maglia della Lazio, trovò il gol contro l’Atalanta (3-4) a Bergamo. La stagione partì con la Supercoppa l’anno successivo: il 13 agosto 2017, Immobile sfoderò una doppietta contro la Juve (2-3) nel suo primo storico successo con trofeo. Solo nel 2018 (18 agosto) la sua rete fu inutile ai fini del risultato: il Napoli vinse 2 a 1 all’Olimpico. E’ tornato nel 2019, il flusso magico: il 25 agosto a Marassi bis di Ciro contro la Samp e 3 a 0. Quello fu il principio di un anno d’oro. Anzi, da Scarpa d’oro.
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Lazio, Immobile diventa capitano… Ed è l’amuleto all’esordio
Da quando veste la maglia della Lazio ha sempre segnato alla prima gara della stagione
OBIETTIVI
Miglior marcatore (135 centri) della Serie A degli ultimi 10 anni, capocannoniere eguagliando il record d’Higuain con 36 gol. Battuti a livello europeo mostri sacri come Lewandovski e Cristiano Ronaldo. Non riesce ancora a svegliarsi, Ciro: «Era un mio traguardo, un sogno. C’ero andato molto vicino a vincere questo premio 2 anni fa e per via di un infortunio ho perso quel treno. Quest'anno ci ha provato il Covid a fermarmi, ma sapevo che i miei compagni mi avrebbero aiutato in ogni modo. È la soddisfazione più grande della mia carriera, anche se ne ho avute diverse a livello di gruppo. Abbiamo vinto tanto con la Lazio e fatto bene anche in azzurro. Nella mia carriera, questo è il momento più alto». E allora guai ad andare giù proprio adesso. A trent’anni, Immobile ha nuovi obiettivi da centravanti solido e maturo.
RECORD
C’è l’Europeo con l’Italia e il desiderio tricolore con la Lazio: «Indossare i colori della propria Nazione è motivo d’orgoglio. Ora ci sono aspettative importanti sul gruppo azzurro così come su quello biancoceleste in Champions. Vogliamo tornare a far divertire i nostri tifosi come facevamo prima del lockdown». Non era solo divertimento, c’era qualcosa di più serio, che può tornare in ballo: «Dedico alla squadra la canzone ‘A un passo dalla luna'’ di Rocco Hunt, visto che l'anno scorso stavamo per vincere lo scudetto». Serve di nuovo un Super Ciro per volare in cielo. E’ stramotivato, ha rinnovato (4 milioni l’anno) e può diventare il bomber di tutti i tempi (a -24 reti da Piola a 149 al primo posto) della Lazio. Stavolta può segnare da capitano all’esordio, è importante che decolli ancora col piede giusto.
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