ROMA - Ancora più fame di prima. E più si avvicina il giorno del ritorno in campo, più Ciro Immobile freme per riprendere da dove ha lasciato. Sogno lo scudetto, ma anche di conquistare la Scarpa d’Oro e demolire il record di Higuain. Ne ha il bomber biancoceleste di obiettivi e gli stimoli non mancano, la dimostrazione è la ferocia con la quale è tornato a lavorare a Formello. Tanto che Inzaghi, qualche volta, è costretto a frenarlo, visto che quando ci sono le partitelle, lui ma anche Luis Alberto e Milinkovic sembrano quasi spiritati e fin troppo caricati. Ma anche questo è la forza di questo gruppo e, in principal modo, del capocannoniere del campionato.
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Lazio, Immobile pronto a sbranare la scarpa d’oro
Lewandovski lo ha superato, ma Ciro ha ancora 12 giornate per metterselo alle spalle a suon di gol
CACCIA AI RECORD
Il suo modo di stare in campo e di allenarsi è quello di non risparmiarsi mai. Avanti e indietro a cercar palloni, ad aiutare la squadra perfino in fase difensiva. Anche qui il tecnico, spesso gli chiede di non esagerare, ma, gol a parte, è una caratteristica che ha sin da quando giocava da bambino: coprire la maggior parte del terreno per partecipare il più possibile ad ogni azione. Una fortuna per qualsiasi allenatore, ma adesso, con questo calendario così compresso e col caldo che la farà da padrone, le energie dovranno essere risparmiate. Ciro dovrà modificare qualcosa nel suo atteggiamento. Non sarà facile perché la rincorsa alla Juve mette frenesia ma anche tanto entusiasmo. Per non parlare poi dell’attaccante laziale che osservava la Bundesliga con trepidazione e con il timore che Lewandosky facesse terra bruciata. Così non è andata anzi, il centravanti del Bayern è avanti solo di tre gol rispetto a Immobile, 30 contro i 27 del laziale. In Germania mancano appena tre partire alla fine, mentre l’attaccante napoletano avrà a disposizione dodici gare per riprendersi lo scettro e andare in fuga. L’altro grande sogno è superare Gonzalo Higuain che, nel 2015-2016 realizzò 36 reti in 35 partite. Per Immobile se riuscirà a mantenere la media avuta fino a febbraio, agguantarlo e fare meglio dell’argentino potrebbe essere quasi un gioco da ragazzi.
ROMA TATUATA
Alcuni traguardi da centrare sono in scia, visto che mancano appena sei reti per arrivare a quota 100 in serie A con la maglia della Lazio e con lo stesso bottino riuscirebbe a superare anche Chinaglia nella classifica dei bomber storici della storia biancoceleste, visto che Long John è fermo a 121, con Beppe Signori a quel punto a un tiro di schioppo a 126. Ulteriori stimoli e obiettivi per un Immobile che, almeno durante gli allenamenti, appare davvero irrefrenabile. Una spinta che servirà a Inzaghi e alla squadra per competere fino alla fine per il titolo, il vero chiodo fisso di Immobile. Che ormai, nonostante le avances di Everton e Napoli, ha scelto di restare nella capitale, probabilmente a terminare la carriera. Lui e la moglie Jessica è qui che vogliono restare e non solo perché qualche mese fa hanno acquistato una bellissima casa vicino all'Olimpico, ma soprattutto perché amano Roma. Bisogna ammettere che Moggi, il suo procuratore, è bravo e determinato, sempre pronto a chiamare e farsi sentire quando suonano allarmi o si avvicinano altri club, in modo da far crescere l’ingaggio del suo assistito. Ma la società, da questo punto di vista, non si tira indietro ed è pronta a far rinnovare il contratto al suo attaccante di maggior prestigio per la quarta volta. La locomotiva si è già messa in moto, ma si andrà con ordine prima ci sono Luis Alberto, Strakosha, Luiz Felipe. Poi toccherà a Ciro e, se resterà, anche a Milinkovic.
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