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Lazio, Immobile può diventare capitano

Dopo il rinnovo un altro premio al bomber, sempre più bandiera e simbolo

redazionecittaceleste

ROMA - Ciro, Ciro, tondo. A vita con la Lazio e capitano prima del previsto. Sulla fascia al braccio si deciderà però soltanto al ritorno di Lulic per una questione di rispetto. Intanto c’è l’annuncio sul rinnovo. Due giorni fa aveva trovato l’accordo nella notte con Lotito, ieri l’ufficialità è arrivata dalla radio del club capitolino. Perché la firma sul contratto verrà apposta al rientro da Auronzo. Prolungamento sino al 2025 con opzione per un ulteriore anno. Immobile non si tocca, Immobile è blindato. Altro che Leeds o addirittura Barcellona, altro che ritorno a Napoli del figliol prodigo. Ormai Ciro è romano, è la bandiera della Lazio. Ritoccato ancora l’ingaggio, gli era stato promesso, se l’è meritato. Quattro milioni a stagione per l’ultima Scarpa d’oro, più ulteriori bonus legati ancora ai gol e ai trofei del futuro. Venti milioni complessivi certi e l’opportunità di rimanere in società se, dopo i 35-36 anni, dovesse appendere gli scarpini al chiodo. Ciro ormai è figlio di Lotito, di ogni tifoso. Ciro è già il simbolo e può diventare la leggenda assoluta della Lazio. Il primo agosto ha chiuso la stagione laureandosi per la terza volta capocannoniere del nostro campionato. All’ultima giornata ha eguagliato il record di reti (36) della Serie A di Higuain e ha superato Lewandovski nella corsa alla scarpa d’oro. Immobile è il miglior bomber italiano ed europeo, non ha eguali in questo momento. E può superare tutti gli attaccanti della storia biancoceleste il prossimo anno. E’ a quota 125 centri, a meno 2 da Signori, gliene mancano 34 per raggiungere in vetta Silvio Piola, un mito. Alla media dell’ultima annata sembra abbordabile subito il traguardo.

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