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Lazio, Inzaghi fa mea culpa, ma poi striglia la squadra

Oggi a Formello mezz'ora di rimproveri nello spogliatoio: mai più un simile atteggiamento

redazionecittaceleste

ROMA - Approccio floscio, tonfo casalingo inevitabile e occasione d’oro sprecata. Volo per le zone più alte della classifica rimandato. La Lazio e Inzaghi contro l’Udinese perdono il loro “centro di gravità permanente” e il sospetto che la testa fosse altrove, magari già a Dortmund per il big-match di Champions, è molto alto. D’altronde, è già capitato un mese fa circa a Genova con la Sampdoria. Anche lì c’era la distrazione Borussia, anche lì la batosta è stato secca e bruciante, e sempre con tre gol incassati. “Solo un caso”, si affretta a dire Inzaghi che, come allora, non cerca scuse anzi stavolta picchia giù duro e non ci va leggero con se stesso e con i suoi giocatori: “Abbiamo sbagliato tutto, siamo stati presuntuosi e per niente umili. E quello che mi delude di più della nostra brutta prestazione è perché sapevamo bene che tipo di gara avrebbe fatto l’Udinese. Abbiamo perso una partita in modo meritato. Non ci sono scusanti”.

IRRICONOSCIBILI

Si prende tutte le colpe, il tecnico biancoceleste. D’altronde una Lazio che brilla in Champions, è reduce da otto risultati utili di fila ed è in rampa di lancio, quando perde in questo modo senza lottare, quasi passiva e senza dare alcuna reazione durante la gara, un po’ preoccupa, soprattutto per le ambizioni. Le scelte iniziali, poi, fanno riflettere, tra queste quella di Parolo, in gran forma, vero, ma non più giovanissimo e, forse, non sempre pronto a giocare tante partite ravvicinate. Tra il blackout generale, il mediano è stato tra i meno peggio, ma la sua staticità lì in mezzo insieme a Cataldi, non hanno agevolato il gioco e la velocità nei passaggi e nelle verticalizzazioni. Se poi c’è Luis Alberto, il fulcro del gioco, che non è in giornata, ecco che le cose si complicano maledettamente. E l’allenatore conferma: “Siamo stati lenti nella circolazione della palla, agevolando il compito dell’Udinese che si abbassava e chiudeva. Dovevano avere più pazienza e attendere l’occasione giusta. Invece, niente”.

STRIGLIATA

Un concetto ribadito oggi per mezz'ora alla squadra a Formello, in un confronto prima dell'allenamento. Inzaghi come al solito ha protetto la Lazio, ma oggi ha ribadito ai suoi giocatori di non voler mai più vedere un simile atteggiamento. Ora c'è il Dortmund in Champions, Simone non ha dubbi che i suoi daranno il massimo. Ma poi la vera prova sarà la piccola Spezia sabato: "Dobbiamo mantenere l'umiltà per il resto del campionato".

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