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Lazio, la difesa nel derby può ancora fare la forza

Lo scorso due marzo fini 3 a 0: Acerbi annientò Dzeko, Radu fece fare a Zaniolo solo qualche velleitario gioco di prestigio, Bastos limitò El Shaarawy in ogni scatto.

redazionecittaceleste

ROMA - Non aprite più quella porta, dal 2 marzo dello scorso anno, nel derby, è ancora intatta. Per carità, la difesa della Lazio non è certo la sua forza, ma adesso sicuramente è più matura e collaudata. Sa come fermare la Roma, lo ha dimostrato nell'ultima stracittadina. Acerbi annientò Dzeko, Radu fece fare a Zaniolo solo qualche velleitario gioco di prestigio, Bastos limitò El Shaarawy in ogni scatto.

Due di quest'ultimi non saranno i protagonisti del prossimo incontro, per un motivo (il difensore può subentrare al massimo) e un altro (il Faraone è stato ceduto), ma Inzaghi conta di ripetere contro i giallorossi lo spartito. Per questo s'affida comunque agli uomini che meglio conoscono il suo credo. Resterà all'inizio ancora in panchina il nuovo acquisto Vavro, Luis Felipe dovrebbe bissare sul centro-destra dopo il primo turno. La Lazio non vuole commettere nessuno sbaglio, questo derby può già essere prezioso per il proseguo del campionato. Sarà fondamentale in questo senso l'equilibrio, quello trovato a Marassi anche grazie al centrocampo. Leiva non è ancora al meglio, è in ballottaggio con Parolo. E' vero, a Genova l'italiano si è limitato al compitino, ma in interdizione è stato utile per non far soffrire mai il reparto arretrato. E' questo che vuole il tecnico. Già l'anno scorso al ritorno, la corsa di Leiva in mediana era risultata vitale per far prendere alla Lazio coraggio.

DEBUTTO

Ha studiato anche il nuovo dirimpettaio Fonseca nel dettaglio. Inzaghi vuole batterlo come ha fatto con Di Francesco. Avanti con Milinkovic e Luis Alberto all'arrembaggio, ma guai a farsi colpire in contropiede dietro. Sarà importante anche il lavoro della fasce in questo senso. Lazzari sarà al debutto, ma già sotto la Lanterna ha dimostrato d'essere di un altro livello. Persino senza una mano (dopo l'intervento) è riuscito a fare il bello e il cattivo tempo, contro la Roma dovrà essere una vera spina nel fianco e costringere Fonseca a non lasciar mai scoperto quel lato. L'anno scorso invece Inzaghi aveva preferito mettere Marusic e non Romulo per contenere le scorribande di Kolarov. Difficile che stavolta possa optare per una simile soluzione, anche perché il montenegrino ha saltato tutta la preparazione e domenica scorsa è tornato a giocare dopo più d'un mese.

BATTAGLIA

A Genova è rimasta più coperta l'altra fascia, Lulic è stato il solito stantuffo a sinistra. Il capitano, eroe del 26 maggio, non mancherà nemmeno stavolta contro la Roma. Poco importa che Jony abbia finalmente ottenuto il transfer provvisorio dalla Fifa, l'esterno asturiano partirà comunque dalla panchina. E' stato inserito nell'elenco biancoceleste della serie A, entro lunedì sarà anche nella lista Uefa. Eppure il Malaga promette ancora battaglia: si è rivolto al tribunale e ha fatto ricorso alla Fifa. In Spagna assicurano che la rabbia sarebbe dettata dal comportamento sleale del club biancoceleste, che avrebbe fatto prima firmare Jony e poi offerto appena 63.500 euro per il suo cartellino. A Formello ovviamente smentiscono. In difesa bisognerà vincere anche questa bega di mercato. Per il resto parola al campo: l'ultimo derby è finito 3 a 0, stesso risultato della prima di questo inizio. Forse è un bel segno per chi aveva subito 9 gol in 9 amichevoli del precampionato.

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