ROMA - La forza di Sinisa è nella testa e nei piedi dei suoi giocatori, alla fine è giusto il pari. La Lazio risponde a ogni colpo, la rimonta definitiva biancoceleste fallisce dal dischetto. Correa sbaglia il rigore e getta tutto al vento. Eppure al Dall'Ara deve essere messa tutta la difesa sotto processo. Sino a ieri era la seconda migliore del campionato, incassa due reti in un solo colpo. E traballa sino al novantesimo.
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Lazio, la difesa torna a traballare
Due reti subite a Bologna con una brutta prestazione dei difensori e in parte di Strakosha
Alla fine bisogna paradossalmente ringraziare Strakosha, che fa una grande parata su Sansone e salva il risultato. Eppure anche il portiere biancoceleste non può essere risparmiato. E' un incubo in uscita e nei rivii. Non può nulla su Krejci, ma è goffo su Palacio. Su una punizione vincente di Sansone viene graziato da un fuorigioco. Il peggiore però è Luiz Felipe lì dietro: sempre Sansone lo manda nel panico, poi si becca il giallo a centrocampo con un fallo senza senso su Palacio. Si perde la marcatura di Krejci al centro. Confuso, un po' come Acerbi nel primo tempo, ma per fortuna il centrale ex Sassuolo si riscatta conquistandosi il penalty in attacco. Radu traballa ma se la cava con l'esperienza sino al novantesimo. Fortunato, perché irruento e spesso fuori posizione, anche il subentrato Bastos. Adesso salgono a sei le reti subite dalla Lazio, un terzo però solo nell'ultimo incontro.
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