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Lazio, l’ansia Covid incombe pure su Torino e Zenit

redazionecittaceleste

I tantissimi giocatori ai box potrebbero non recuperare per le prossime sfide del primo novembre e del 4. Poi c'è pure la Juve all'Olimpico.

ROMA - Non pronuncia la parola Coronavirus, Inzaghi, è bandita in casa Lazio. Eppure ammette, il tecnico: «Andremo oltre l’emergenza che purtroppo colpisce tutti in questo momento. Il problema principale è non avere rotazione, ma faremo di necessità virtù e daremo seguito all’ottimo esordio». Un buon proposito per l’immediato, ma l’allarme Covid diventa assordante pensando nei prossimi sette giorni anche alle trasferte di Torino e San Pietroburgo. L’impressione è che la situazione sia sfuggita di mano e il pericolo maggiore è che la prossima settimana non solo possa non esserci nessun recupero, ma divampare l’allarme assoluto. Oltre ai lungodegenti Lulic e Radu e all’infortunato Escalante (nuova lesione al polpaccio, rientro ben dopo la sosta), al momento ai box con l’influenza ci sono Strakosha, Armini e Cataldi (addirittura dalla Samp), Leiva e Luiz Felipe sono stati mandati a casa lunedì (senza aver fatto il tampone) con la febbre. Risultati positivi al test molecolare Uefa Luis Alberto, Immobile, Djavan Anderson e Lazzari. Assenze pesanti e nessuna certezza sui loro rientri. Senza dimenticare che oltre Torino e Zenit, l’8 novembre arriva all’Olimpico la Juve di Ronaldo e compagni.

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