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Lazio, Lotito ancora più furioso dopo il pari di Benevento

Sotto accusa sopratutto la difesa, ma anche l'allenatore Inzaghi che non riesce a dare una scossa

redazionecittaceleste

ROMA - La ripartenza non c’è e Lotito - già irritato per il ko col Verona - è davvero su tutte le furie. Anzi la Lazio frena ancora e quasi sprofonda, fermandosi anche a Benevento e gettando al vento l’ennesima occasione di poter iniziare a recuperare qualche punto, visti i diversi sconti diretti di oggi. Sul banco degli imputati ancora la difesa. Il reparto arretrato balla e spesso va in confusione, subendo il ventesimo gol in dodici partite. Troppi per una squadra che ambisce a lottare per il vertice o quanto meno stabilizzarsi tra le prime quattro per non perdere il treno Champions per la prossima stagione. Le attenuanti non mancano visti gli infortuni e il torneo anomalo pure a causa del Covid, ma non è capitato solo alla Lazio. I numeri non mentono e sono implacabili. Un brutto e radicale passo indietro rispetto alla passata stagione, dove la difesa era una dei fiori all’occhiello della squadra, arrivando a contendersi il primato della meno perforata insieme alla Juventus. Invece adesso, nonostante l’arrivo di un altro portiere di livello come Reina, il reparto arretrato appare irriconoscibile nel modo di proporsi, di stare in campo, ma pure a livello tecnico. Anche nella concentrazione, visto che sono addirittura 6 le reti subite sul finire del primo tempo: quattro in campionato e due in Champions. Una percentuale altissima considerato che si tratta del ventisei per cento delle reti incassate dalla squadra.

LA DELUSIONE

Amareggiato, e non potrebbe essere altrimenti, Inzaghi che aveva preparato anche bene la partita contro il fratello Filippo, ma poi tutto è stato vanificato, soprattutto per quello che è stato prodotto nei primi quarantacinque minuti. E infatti il tecnico non ci sta e tira le orecchie ai suoi: “Abbiamo fatto di tutto per vincere, ma non possiamo andare all’intervallo sul risultato di parità. Dovevamo fare almeno un altro gol e non ci siamo riusciti. Dobbiamo essere più attenti e cercare di ritrovare la concretezza. Un peccato, siamo molto rammaricati perché dovevamo vincere”. La delusione è tanta perché l’allenatore, squadra e soprattutto società pensavano a questo punto della stagione di avere una classifica diversa. E invece, i biancoceleste, sono ottavi e stasera potrebbero essere scavalcati dall’Atalanta e prendere ancora più distacco da chi è avanti. Non cerca alibi l’esperto Reina: “Quando fai partite così, le devi chiudere perché poi ci resti male. Eravamo andati a Benevento per i tre punti, torniamo nella capitale con un solo punto e questo non va bene. Adesso siamo nelle condizioni di giocarci una finale con il Napoli, fare bene a ogni costo e farne un’altra con il Milan, ma se continuiamo così non andremo lontano”. Cinico e spietato nelle parole, l’estremo difensore, quello che non è riuscita a fare in campo la Lazio.

STANCHI E NERVOSI

La Champions ha fatto fare belle figure alla Lazio, ma lo stesso entusiasmo e bravura non si è vista in campionato. Anzi, l’esatto contrario. Non cerca alibi Inzaghi: “C’è stanchezza mentale, l’Europa ci ha tolto tante energie, gli infortuni, il Covid e non poter disporre sempre di tutti, ha fatto il resto. Ma non voglio cercare giustificazioni, ora è il momento di tirare fuori il carattere e far vedere chi siamo. Luis Alberto? Ha fatto una grande gara, non era al massimo e non potevo chiedere di più”. In campo però si è notato qualche nervosismo di troppo, come Patric che manda a quel paese mezza squadra dopo aver tentato la conclusione da fuori area o Correa che fa lo stesso con Hoedt per delle entrate un po’ fuori dalle righe. Oggi tutti a Formello, con Inzaghi che spera di recuperare qualcuno per il Napoli, forse Acerbi. Domani però tutti a rapporto da Lotito. Sempre più nero per i risultati che non arrivano. E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<

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