ROMA - E’ un genio incompreso, martedì non l’ha capito nemmeno Ciro. Luis Alberto ha sfornato un assist dietro l’altro, Immobile non l’ha messa dentro. Il miglior assistman (è a quota 14) del nostro campionato adesso ha l’amico Papu col fiato sul collo: Gomez è salito a 13 passaggi decisivi con l’Atalanta nell’ultimo turno, fra i due c’è una cena-scommessa come premio. Ma non è certo questo, quello che preoccupa Luis Alberto. Anche se c’è pure un discorso legato al denaro: è da mesi ripromesso sposo, eppure ancora non è stato firmato il rinnovo. Prima della sfida di Coppa Italia, il suo agente Alfaro ha incontrato Tare e Lotito: c’è anche l’obiettivo Luis Suarez per l’attacco come altro assistito, ma è strano che in quell’occasione non sia arrivata la fumata bianca per Luis Alberto. Rimasto tra l’altro più degli altri infastidito dal taglio dello stipendio (un mese più un altro recuperato nel prossimo bilancio) per l’emergenza Coronavirus. Allo spagnolo non è andata giù la decurtazione per principio: lui e gli altri stranieri non hanno lasciato Roma durante il lockdown rispettando il volere societario, lui ha rinunciato a festeggiare (la famiglia era a Siviglia) il compleanno del figlio.
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Lazio, Luis Alberto è un genio incompreso… Anche sul rinnovo
Lo spagnolo aspetta ancora di firmare, ma il suo rendimento rimane quello di uno dei migliori in campo
LEADER
Non c’è nessun intoppo sul rinnovo, continuano a giurare Formello. Di sicuro non c’è nessuna ripercussione in campo e nella tigna di Luis Alberto. L’anno scorso mugugnava e qualcuno ricollegava al suo basso ingaggio le prestazioni sotto tono. Stavolta bisogna solo fargli un monumento: dalla ripresa, il Mago risulta sempre uno dei migliori, anche quando la Lazio finisce ko. Lo spagnolo si sta dimostrando un leader assoluto, protegge i suoi compagni (tacciati di svogliatezza) pure fuori dal terreno: «Nessuno può mettere in discussione questo gruppo. Siamo dispiaciuti per il risultato, ma non si molla mai. Il percorso fatto è stato difficile da raggiungere e continueremo fino all’ultimo».
TESTA
I panni sporchi al massimo si lavano nello spogliatoio. Inzaghi è il primo a volerlo vedere riunito come un tempo. Così chiede aiuto proprio al suo pupillo Luis Alberto. Peccato che il suo genio però, a differenza di altre gare, in Salento non sia andato a segno. Nel secondo tempo c’aveva provato persino da solo: prima il tiro alto, poi Gabriel si è superato. Era la sua 100esima presenza con la maglia della Lazio, non ha certo festeggiato come avrebbe voluto: «Sono fiero di questo traguardo, ma la testa conta l’80% nel calcio, più del mio ultimo passaggio». Anche se il Toque lo aveva più volte trovato, bomber Immobile purtroppo lo ha tradito. Non dovrà più succedere domani contro il Sassuolo all’Olimpico. Il sogno tricolore è ancora in ballo.
Alberto Abbate
Cittaceleste.it
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