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Lazio, Milinkovic complica tutto. Tonfo col Chievo e quarto posto lontano

Tonfo clamoroso da parte della Lazio contro il Chievo

redazionecittaceleste

ROMA - La Lazio sbaglia ancora nel momento clou. Stavolta la piccola che infrange i sogni dei biancocelesti è il Chievo.

Dopo un primo tempo completamente opaco e il blackout dei primi cinque minuti del secondo tempo, i biancocelesti reagiscono ma non riescono ad acciuffare la partita. La squadra di Inzaghi riesce nell'impresa di far vincere i clivensi fuori casa. Seconda vittoria del proprio campionato per la squadra di Di Carlo dopo quella col Frosinone. Tonfo clamoroso per la Lazio che è ad un passo dal salutare il sogno quarto posto.

PRIMO TEMPO OPACO. MILINKOVIC COMPLICA TUTTO

Pronti via il copione del match è chiaro. Lazio cerca di fare la gara, mentre il Chievo prova ad addormentarla. Come ci si aspettava i clivensi si chiudono dietro per cercare di schermare le avanzate biancocelesti, e la tattica funziona. Al quarto d'ora subito notizia negativa per Inzaghi. Radu è costretto a lasciare il campo per il solito problema alla caviglia dopo uno scontro con Stepinski. Al suo posto entra Luiz Felipe. L'emozione principale dei primi 25' è il silent check dell'arbitro Chiffi per un presunto tocco di mano della barriera del Chievo sulla punizione dai 30 metri di Milinkovic. Serbo ancora protagonista al 34', ma con un'ingenuità colossale. Mentre porta palla subisce fallo da Stepinski.

L'arbitro non fischia, così il numero 21 reagisce inspiegabilmente dando un calcio al polacco. Cartellino rosso e Lazio in dieci. Al 38' Inzaghi opta già per il secondo cambio. Dentro Parolo, fuori Patric. Al 41' però ecco l'occasione. Badelj illumina con un gran passaggio filtrante per Immobile. Quest'ultimo calcia, ma prende il gomito di Cesar. Chiffi decide per un semplice calcio d'angolo, confermato anche dopo il colloquio con il Var. Per vedere un'occasione pericolosa dalle parti di Semper, classe '98 schierato da Di Carlo al posto di Sorrentino, bisogna aspettare il 46'. Parolo arriva al tiro dopo uno scambio con Durmisi, ma il portiere clivense para bene.

BUONA MEZZORA FINALE, MA ORMAI LA FRITTATA È FATTA

Inizia il secondo tempo e arriva subito la mazzata per i biancocelesti. Al 49' ecco il primo gol in Serie A per Emanuel Vignato, classe 2000. Il giovane riceve palla dal limite e con grande libertà la mette all'angolino destro senza lasciare scampo a Strakosha. Passano due minuti e il Chievo raddoppia. Cross di De Paoli dalla destra, Luiz Felipe buca incredibilmente e Hetemaj di testa batte ancora il portiere biancoceleste. Lo 0-2 è servito. La squadra di Inzaghi tenta la reazione, ma le sue trame di gioco sono a dir poco confusionarie. Al 58' il tecnico piacentino si gioca tutto e inserisce Correa al posto di Badelj. Lazio votata all'attacco per tornare in corsa non solo in partita, ma anche per il quarto posto.

Dopo dieci minuti di assedio i biancocelesti tornano in partita. L'entrata in campo del Tucu si fa sentire. L'argentino scambia con Caicedo in area e permette all'ecuadoregno di segnare il gol dell'1-2 al 67'. Secondo gol consecutivo del numero 20. La squadra di Inzaghi si espone a molti rischi, ma poco importa: conta solo la vittoria. Dal 70' in poi è un assalto da parte della Lazio, il tutto guidato dalla grandissima classe di Correa. Il Chievo cerca di addormentare la gara, ma ci riesce solo in parte. All'83 Correa ha un'occasione pazzesca. Su cross di Immobile il Tucu anticipa di testa l'avversario davanti a Semper, ma spedisce la sfera alta. Al 91' altra occasione per Correa, ma stavolta l'attaccante è veramente sfortunato. Dopo un batti e ribatti in area il numero 11 calcia a botta sicura, ma stavolta è il palo a fermare i biancocelesti.