ROMA - No, non è normale battere la Juventus due volte in 15 giorni. Non è normale vincere a Cagliari in 5 minuti. Non è normale impartire - con un po' di presunzione - il proprio gioco in quel di Riyad e tornare a casa con la Coppa. Non è normale niente di tutto quello che è avvenuto dal secondo tempo di Lazio-Atalanta in poi, ma più di ogni altra cosa: non è normale quanto si è visto a Formello lunedì scorso. Più di 10 mila persone per seguire l'allenamento della Lazio, un abbraccio caldo ai propri beniamini in vista di un nuovo anno solare che potrebbe continuare su questa esaltante linea di anormalità. L'urlo giunto da Formello è stato chiaro e definitivo: Lazio, questo è il tempo di vivere con te. Parafrasando Lucio.
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Lazio, questo è il tempo di vivere con te (ora non bisogna fermarsi)
Tutto è perfetto in casa Lazio, ora serve proseguire con i risultati positivi
Un momento del genere non lo si viveva da tempo e giunge a coronamento di una decade che ha visto la Lazio risalire, piano piano, sulla scena del calcio italiano. L'anno è finito, la decade pure, ma la Lazio è qui più forte che mai. L'auspicio per questo 2020 è proseguire, non fermarsi, già a partire da domenica contro il Brescia. Al Rigamonti bisogna vincere per dimostrare a tutti che la Lazio non è ubriaca di vittorie, ma è abbastanza brilla da poter continuare - con una sana incoscienza - ad inseguire sogni che nemmeno sembravano possibili. I tifosi, ormai, si sono troppo abituati a cose non normali ed è esattamente da qui che bisogna ripartire, dall'incosciente follia che ha contraddistinto la seconda parte del 2019. La normalità, ormai, puzza di vecchio.
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