ROMA - Prima a tu per tu con Dennis fa un tocco decisivo. Parata strepitosa su Rits, Reina è fenomenale coi pugni e in uscita. Enorme a Bruges, migliore in campo di una Lazio eroica: è questo il ruolo che tutti gli osservatori assegnano a Pepe. Il portiere biancoceleste, spiazzato sul rigore, si riscatta e salva i capitolini sopratutto nella ripresa in più di un'occasione. Voto 6,5 per La Gazzetta dello Sport: "Festeggia il ritorno in Champions con una prova da numero uno". Si sale a 7 sulle pagine del Corriere dello Sport, che ne sottolinea "il prodigio che ha tolto il gol a Rits"; stesso voto per Tuttosport: "Il rigore neanche lo intuisce, si rifà nel secondo tempo". Al termine del match, parla così l’estremo difensore: “Bisogna essere soddisfatti del pareggio, è stata una prova di sacrificio e di maturità. Siamo in difficoltà, ma la squadra c’è stata e si è giocato con grinta e con passione. Abbiamo dato il massimo onorando la maglia, questo è ciò che mi rende più felice. Ora ci aspettano due gare fondamentali contro Torino e Zenit, dobbiamo prepararci al meglio per farci trovare pronti”. Non contano i moduli: “In Belgio c’era bisogno di adattarsi e di mettere in campo capacità camaleontiche per far fronte alle nostre difficoltà, ma ad organico completo credo che torneremo a giocare con il 3-5-2”. E’ curioso però come Inzaghi finalmente abbia deciso di tornare a quattro ieri. Più precisamente il 4-4-2 ha ridato campo e ampiezza ai biancocelesti e dimostrato che può ancora essere preso in considerazione nei piani futuri. Simone non lo utilizzava più da anni, forse è arrivato il momento di ricredersi.
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Lazio, Reina è davvero un gigante fra i pali
Strepitosa la prestazione di ieri e il modo di aiutare con le uscite e i piedi i difensori
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