Lazio, Strakosha torna e batte cassa

ROMA - Meno male al piede, di più alla pancia. Adesso comincia a borbottare, Strakosha. Vuole che il suo contratto venga adeguato in base alla sua importanza. L'albanese guadagna ancora sotto il milione, il prolungamento sino al 2022 era stato firmato ormai tre anni fa. E' il momento di sedersi al tavolino e trovare l'intesa. Thomas non ha gradito che il club abbia pensato prima al resto (Cataldi, Parolo, Lulic e Luis Alberto) della squadra. Anche lui ritiene di meritarsi più riconoscenza, pretende più del doppio adesso a busta paga. Oltre due milioni e va avanti la storia. La Lazio tergiversa, non ha nessuna paura. D'altronde il padre-manager ha con il ds Tare un rapporto d'amicizia conclamata. Ma l'attesa non può essere infinita. Ieri intanto Thomas è tornato finalmente in gruppo dopo una lunga degenza. Aveva già comunicato allo staff tecnico che, non appena fossero stati stilati e comunicati i calendari delle prossime 12 giornate, avrebbe rimesso subito i guantoni per difendere la porta. Dalla ripresa degli allenamenti a Formello s'è allenato in palestra oppure con un preparatore personale per migliorare la sua tenuta. Ora lo aspetta Grigioni per volare ancora più ad alta quota.

QUERELA

E' infastidito pure dal troppo chiacchiericcio, Strakosha. S'era infortunato al quinto metatarso durante la quarantena, secondo lui lo stress gli ha provocato una micro-frattura. Lo scorso 22 aprile sono però state escluse lesioni dalla lastra. Thomas si è trascinato il problema a oltranza e qualcuno a Formello ha pensato pure fosse strategica per il rinnovo questa assenza prolungata. Fuori invece sono nate illazioni relative a una presunta (due tamponi lo hanno esluso, ieri effettuato il terzo da tutta la squadra) positività al Coronavirus, che il portiere non tollera: «Sto bene grazie a Dio, a volte le persone parlano troppo – ha tuonato in Albania - ma non è giusto farlo quando si tratta di salute. Il mio avvocato si sta occupando della cosa. Io spero solo di battere la Juve e diventare campione d'Italia». Insomma, alla ripresa effettiva, nessun mugugno e tanta voglia. Sebbene resti evidente come la Lazio (anche da quanto successo con Strakosha) appaia sotto la lente d'ingrandimento dei media e dell'opinione pubblica. Il club continua a sentirsi bersagliato dai media.

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