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Lazio, tienilo e lui fa un Caicedo

Caicedo

Da partente tutta l'estate a migliore in campo contro l'Atalanta ieri sera

redazionecittaceleste

ROMA - Tienimi e faccio un Caicedo. E pensare che nemmeno doveva partite titolare nell’ultimo incontro. Il forfait di Correa nel riscaldamento lo ha rispedito dal primo minuto sul terreno. Contro l’Atalanta nettamente migliore in campo, forse l’unico. Felipao ha provato a prendere per mano la Lazio, a trascinarla di nuovo a ribaltare l’incontro. E’ stato fermato. Aveva messo dentro il gol dell’1-3 su assist di Milinkovic, entrando in porta con tutto il pallone. Pochi secondi dopo, di tacco, aveva provato a fare segnare Immobile. Poi aveva anche conquistato una punizione pericolosa dal limite: clamorosa la decisione di Maresca di punire lui per simulazione. Caicedo torna comunque a far parlare. E’ stato sul piede di partenza per tutta l’estate. Promesso sposo del Qatar, poi corteggiato da alcune squadre (Verona, Samp e Genoa) italiane. Chissà se anche stavolta Inzaghi, con un colpo di coda, lo riuscirà a trattenere. E’ questa l’impressione.

Poco considerato, ma poi alla fine così utile nel momento del bisogno. Applausi per Caicedo, lottatore nato. Ha fatto salire la squadra con le sponde per tutto il primo tempo, ha preso calci e ringhiato. Ha pure segnato, ma stavolta non è riuscito a essere decisivo per il successo: "Abbiamo pagato qualche episodio a sfavore, comprese alcune decisioni discutibili dell'arbitro. Una squadra importante come la nostra però, non deve trovare scuse, avremmo dovuto sfruttare al meglio le occasioni avute, con più lucidità. L'Atalanta gioca in modo intenso, ma sicuramente il risultato è stato bugiardo. Adesso pensiamo a domenica, quando affronteremo l'Inter: sarà difficile, soprattutto senza pubblico, ma ci faremo trovare pronti".

Molto dipenderà dalla lombalgia di Correa, ma Caicedo potrebbe partire a questo punto titolare anche domenica. Era successo a San Siro la scorsa annata. Felipao non riuscì a non far rimpiangere Immobile punito per Parma e adesso sogna la sua personale rivincita. E’ in palla, a differenza di quanto sembrava nel precampionato sino alla scorsa settimana. Caicedo resta e canta.

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