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LE PAGELLE DEL DIRETTORE – Una Lazio da 5 crolla contro la Spal

Le pagelle di Stefano Benedetti

Al termine di Spal-Lazio ecco le pagelle del direttore di Cittaceleste.it, Stefano Benedetti

redazionecittaceleste

ROMA - Dopo un primo tempo dominato la Lazio crolla inspiegabilmente nel secondo e perde ancora una volta a Ferrara contro la Spal.

In seguito al fischio finale del match ecco le pagelle del direttore di Cittaceleste.it, Stefano Benedetti.

Strakosha: 5.5 Subisce 0 tiri in porta nei primi 45 minuti. Viene chiamato in causa per la prima volta al 60esimo minuto su un tiro potente di Kurtic da distanza ravvicinata. Il portiere albanese non si è lasciato intimorire e con i piedi ben saldi per terra è riuscito a deviare la traiettoria della sfera riuscendo ad evitare il momentaneo pareggio. Pareggio che arriverà al 63esimo con un gran gol di Petagna che completamente da solo in area di rigore non ha esitato a metterla dentro. Non può nulla neanche sul secondo gol.

Patric: 5.5 Viene ammonito al 26esimo del primo tempo per un blocco su Di Francesco all’altezza del cerchio di centrocampo. Un’ammonizione gratuita che avrebbe potuto benissimo evitare. Il giocatore della Spal non sarebbe mai arrivato sulla sfera ma Patric ha ugualmente deciso di abbatterlo. Gioca comunque una buona partita. È attento e concentrato. Sapeva che non avrebbe dovuto sciupare quest’occasione. Ormai la concorrenza è diversa, ma lui è riuscito a rispondere presente. Per via di un problema fisico e della precedente ammonizione, Inzaghi non vuole rischiare e decide di sostituirlo al 48esimo minuto appena rientrati dagli spogliatoi. Al suo posto entra Vavro.

Acerbi: 5 Al 20esimo del primo tempo su calcio d’angolo solo davanti al portiere per la foga di colpire la sfera la liscia clamorosamente andando molto vicino a quello che sarebbe potuto essere il doppio vantaggio biancoceleste. Al 40esimo sempre su calcio d’angolo spicca in cielo saltando più in alto di tutti ma non riesce ad impattare con forza la palla che finisce tranquillamente tra le mani di Berisha. Gioca come al solito una buona partita, manovrando la difesa come un vero e proprio allenatore in campo.

Radu: 5.5 L’esperienza di Radu è una certezza che non ha prezzo. Un giocatore dotato di una grande fisicità tanto da poter essere schierato alla sinistra di Acerbi per prendere a uomo 1 vs 1 Petagna. Quando la Lazio attacca è il primo a salire e più di una volta ha “rischiato” con due bellissimi cross di mandare a rete i suoi compagni. Al 78esimo si fa ammonire regalando una punizione pericolosissima alla Spal che fortunatamente non è riuscita ad approfittarne. Una prestazione decisamente migliore rispetto all’ultimo del derby.

Lazzari: 5.5 La Lazio aveva bisogno di un giocatore come lui. Scattante, dinamico, velocissimo. Un’arma letale sulla fascia destra che instancabilmente continua a correre senza fermarsi mai. Ala destra nella manovra offensiva e terzino nella manovra difensiva. Un giocatore completo e instancabile tanto che certe volte si ritrova ad attaccare da solo senza l’appoggio dei suoi compagni che non riescono a stargli dietro.

Parolo: 6 Gioca una partita strepitosa. Inzaghi gli ha detto di giocare tra le linee del centrocampo e quelle della difesa della Spal. Una mossa azzeccatissima del ct della Lazio. Proprio da un’imbucata di Parolo nel cuore della difesa avversaria nasce il rigore che sarà poi firmato da Ciro Immobile. Gioca una partita giganteggiando in tutte le aree del campo. Dove c’è la palla c’è Marco Parolo. Imposta il gioco, recupera diversi palloni, attacca, difende. Una prestazione esemplare, soprattutto nel primo tempo.

Vavro: 5.5 entra al 48esimo minuto al posto di Patric. Inzaghi cambia la sostanza ma la forma resta sempre la stessa. Non ha ancora avuto modo di mostrare a pieno le sue capacità. Gioca un buon secondo tempo senza infamia e senza lode.

Leiva: 6.5 È il vero metronomo del gioco della Lazio. È lui a dettare i tempi e i ritmi della squadra. Non disdegna di proporsi a supporto del reparto offensivo rendendosi più volte protagonista di grandi recuperi. Gara da incorniciare. Nel cuore della ripresa viene sostituito da Inzaghi con Milinkovic anche per farlo respirare.

Luis Alberto: 5 Nel primo tempo è assente ingiustificato per i primi venti minuti poi sale in cattedra e da il suo solito (ottimo) contributo alla manovra della Lazio rendendosi protagonista di grande giocate. Nella ripresa alterna (poche) ottime giocate a (troppo lunghi) momenti di pausa. Peccato che anche oggi abbia fallito almeno un paio di gol.

Lulic: 5 La sua maglia è sempre bagnata ma l’efficacia delle sue azioni non brillano per lucidità. Corre, avanza, difende senza però incidere in maniera decisiva, soprattutto sotto porta.

Immobile: 6 Realizza con grande freddezza il rigore guadagnato da Caicedo con la complicità del fallo di mano di Tomovic. È presente in ogni azione offensiva della Lazio ma non riesce mai a trovare il guizzo giusto per far male al portiere della Spal Berisha.

Caicedo: 6.5 Inzaghi lo sostituisce nel cuore della ripresa con Correa. Si procura il rigore, fa a sportellate a centrocampo, aiuta la difesa. Gara più che positiva. Preziosissimo

Correa: 5.5 Entra nel cuore della ripresa al posto di Caicedo. Prova a saltare l’uomo, si guadagna una buona punizione tirata fuori da Luis Alberto...nulla di più.

Milinkovic: 4 Entra nel cuore della ripresa al posto di Leiva ma non si vede mai. Contributo totalmente irrilevante alla causa.

Inzaghi: 4 La sua squadra gioca per soli 45 minuti realizzando un gol e divorandosene almeno altri tre... modello derby. Nella ripresa cala vistosamente, a causa del grande dispendio di energie profuso nel primo tempo, dando spazio ad una Spal che oltre a pareggiare ha avuto sulla testa di Kurtic il gol del vantaggio. La sua squadra ha carattere ma ha l’obbligo di dimostrarlo per novanta minuti. Perché sostituire sempre il primo giocatore ammonito?QUANDO IL GIOCO SI FA DURO, I VERI MAGIC ALLENATORI INIZIANO A GIOCARE, LA CLASSIFICA GENERALE INIZIA IL 28 SETTEMBRE, SEI ANCORA IN TEMPO PER ISCRIVERTI! >>> SCOPRI DI PIU'