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Lista Lazio, chi fa posto a Pereira… E Lulic?

Uno fra Lukaku, Caicedo e Vavro dovrà liberare per forza una casella

redazionecittaceleste

ROMA - La fantasia prima di tutto. E’ quello che ha chiesto Inzaghi e Tare lo ha accontentato. L’ispirazione, in un certo senso, è Pep Guardiola. La filosofia che dovrà avere la Lazio è un po’ spagnola, ma anche un po’ olandese vecchia maniera. In questa ottica va inserito l’innesto di Andreas Pereira, detto Perrazinho (il piccolo Pereira in onore del papà Marcos anche lui calciatore e mamma Adelaide, anche lei brasiliana e non belga come si pensava inizialmente), il neo acquisto che arriva dal Manchester United. Un giocatore estroso che ama avere la palla tra i piedi e si collocherà nello scacchiere biancoceleste con Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Correa e Immobile. Una squadra consapevole della propria forza che grazia ella qualità arriva al risultato. Per questo il tecnico insisteva per avere un altro calciatore con piedi ben educati. Il suo obiettivo è farli giocare tutti insieme, magari anche cambiando modulo. Nella giornata odierna, Andreas Pereira sbarcherà nella capitale e comincerà a conoscere la sua nuova città e squadra. Arriverà con la moglie Patrcia e la piccola Maria Vircotia, una bimba di appena sette mesi. Non vede l’ora di cominciare, anche se le visite mediche le farà domani (lo staff biancoceleste lo ha confuso con Gabriel Pereira altro acquisto, portiere che arriva dal Monaco per la Primavera, da qui nasce il piccolo errore nella comunicazione).

IL VICE LUIS

Cerca fortuna alla Lazio, Andrea. Arrivò allo United dal Psv nel 2012, aveva sedici anni e sir Alex Ferguson come sponsor principale. Fu proprio il guru di Manchester ad andare a prenderlo fino in Olanda e convincerlo a trasferirsi in Inghilterra. Ma le cose non andarono per il verso giusto, due prestiti al Granada e al Valencia, il ritorno tra i Red Devils nel 2018, ma senza convincere. Nel frattempo Tare lo seguiva e non l’ha mai molato, fino ad avere la certezza di ingaggiarlo la settimana scorsa con l’accordo raggiunto col club inglese per un prestito gratuito più il diritto di riscatto a circa 20-22 milioni (più un dieci per cento allo United in caso di futura cessione). Non solo. Da Manchester, che evidentemente hanno preso in simpatia i biancocelesti, parteciperanno in minima parte allo stipendio del calciatore. Durante la trattativa è anche venuto fuori il nome di Smalling su diretta proposta degli inglesi, ma non se ne è fatto nulla. Lui, Andreas, è ambidestro e il suo modo di stare in campo ricorda molto Luis Alberto. Come lo spagnolo partecipa al gioco in modo diretto e ama le giocate importanti e improvvise. “Sono un trequartista, è quella la mia posizione ideale, mi piace muovermi liberamente in mezzo al campo e fare assist”, la presentazione di Perrazinho. Appena ha saputo della Lazio non ha fatto finire il suo manager (lo stesso di Felipe Anderson) e ha detto subito sì, “accetto tutto”.

CHI RISCHIA

Il mercato termina con l’arrivo del trequartista, ma qualcuno dovrà fargli spazio, visto che la lista degli over 22 è satura. Uno tra Caicedo, Lukaku e, forse, Vavro (difficile), dovrà essere piazzato o tagliato. Per l’ecuadoregno ci sono piste straniere e italiane (Sampdoria), mentre per l’esterno poche cose. La Lazio ancora non ha deciso chi “epurare” nel caso restassero tutti. Da definire la situazione di Bastos, convocato per stasera, ma sempre in partenza. Hoedt è nella capitale e attende un segnale per andare a fare le visite. Domani arriverà Lulic, lui pensa di essere inserito in lista. Un bel dilemma anche questo.

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