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Luci a San Siro, contro il Milan la Lazio s’aggrappa di nuovo a Ciro

Immobile ormai è il leader assoluto di questa squadra, non ha segnato solo a Verona

redazionecittaceleste

ROMA - Vola Ciro vola. Pensaci ancora tu a portare la Lazio più in alto in classifica. Domenica col Napoli si è sollevato a due metri e quaranta per trascinare i compagni alla vittoria, a San Siro promette un’altra prodezza. Non esiste più una specialità, ormai Immobile segna in ogni maniera. E’ incredibile la sua crescita tecnica, l’ha dimostrata di settimana in settimana. Ha già timbrato il cartellino 13 volte in questa annata, Champions compresa. A secco solo contro il Verona. Col Milan l’anno scorso fu lui a sfatare un tabù che durava da più di 30 anni al Meazza con la rete iniziale su assist di Lazzari in volata. Non una qualsiasi marcatura, bensì la 100esima con questa maglia. Ma da quel 3 novembre sembra passata già un’eternità. Perché da lì ad ora il bomber partenopeo non ha mostrato segni di sazietà, ha raggiunto quota 138 reti in 193 partite all’inseguimento della leggenda Piola. È il vero trascinatore di questa squadra e un cecchino quasi infallibile sotto porta. Il calvario legato al Covid non ha scalfito la sua vena, Immobile ha il gol nel Dna. Stasera Inzaghi dovrà capire chi affiancargli fra Caicedo e Correa. Il ballottaggio è aperto perché l’argentino è alle prese con un affaticamento al polpaccio da domenica e quindi ieri non è stata presa una decisione definitiva. Anche se il Tucu fu decisivo quanto Immobile la stagione passata contro il Milan, siglando il 2 a 1 della vittoria.

EMERGENZA

Resta un dubbio di formazione anche in difesa. Acerbi è out (insieme a Fares e Leiva), il sostituto Hoedt non ha convinto del tutto Inzaghi contro il Napoli nel confronto diretto con Petagna. Rebic e Leao fanno paura, così ieri nelle prove della vigilia il tecnico ha spostato Luiz Felipe al centro della difesa, con Patric e Radu ai suoi fianchi davanti a un confermatissimo ex Reina. Simone spera di trovare la continuità: «Vogliamo chiudere al meglio questo 2020 e dare un seguito alla prestazione di domenica. Andiamo a Milano con tanta voglia nonostante l’infermeria, anche se pure il Milan è in emergenza». Ai rossoneri mancano Kjaer, Kessie e sopratutto Ibra, ma l’ex Pioli si presenta alla sfida da capolista: «Le favorite per lo scudetto sono la Juve e l’Inter che si è rinforzata, noi non guardiamo la classifica. Stringiamo i denti, serve un ultimo sforzo. La Lazio è forte, ma a luglio l’abbiamo battuta». E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<

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