ROMA - Snellire, non infoltire. Al limite solo un piccolo assestamento, forse a centrocampo. Tutto sommato, la Lazio resterà così com'é. Fiducia cieca ai giocatori che hanno portato la squadra al terzo posto e alla conquista della Supercoppa. Nessun volo pindarico, nessuna esagerazione e nessuna follia milionaria. E pazienza per chi sperava di vedere Lotito far saltare il banco a gennaio. Niente da fare, Tare non sta sondando nessun mercato né italiano, né estero. In testa c'è solo la qualificazione in Champions League, nessun'altra situazione. Sarà un limite forse per qualcuno, vedendo la situazione che sta nascendo in campionato, non cercare di sfruttare l'occasione per provare a insidiare la Juve e l'Inter per il titolo, non per il presidente Lotito. E anche per il direttore sportivo Tare, convinto già in estate di aver costruito una formazione competitiva per l'Europa che conta. E così sta accadendo. Così vanno avanti per la loro strada, cercano di rispettare il più possibile la politica dei piccoli passi, che così bene ha fruttato negli anni, a maggior ragione dopo gli ultimi tre trofei conquistati: due Supercoppe e una coppa Italia.
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Mercato Lazio, solo Kiyine e le uscite a gennaio
Tare ha solo intenzione di piazzare gli esuberi. Poi porterà da Salerno il jolly alla corte d'Inzaghi
SFOLTIRE UNICA VIA
Inzaghi pure la pensa allo stesso modo. O meglio, al momento, non sembra voglia chiedere nuovi giocatori per tentare di osare l'assalto a qualcosa d'imprevisto come lo scudetto. “Ma non scherziamo, il nostro unico obiettivo è entrare in Champions League, se poi ad aprile saremo ancora così vicini, si vedrà, ma noi pensiamo solo ad arrivare all'Europa dei grandi”, le fin troppo sincere parole del direttore sportivo Tare alla cena della squadra, ribadite con la stessa enfasi subito dopo la conquista della Supercoppa con la Juve. Il dirigente laziale in queste ore è a Dubai con la famiglia per qualche giorno di vacanza, poi domani sarà al Globe Soccer Awards per concorrere al premio come miglior direttore sportivo. Qualche telefonata e alcuni colloqui con numerosi procuratori. Ma non per comprare, bensì per cedere. Senza l'Europa League, il club biancoceleste ha l'impellente necessità di sfoltire la rosa con diversi giocatori che devono essere piazzati. Uno è Durmisi, già andato al Nizza, gli altri sono Casasola, Vargic, D. Anderson, A. Anderson, Kisnha, più Berisha e Lukaku.
SOFIAN VERSO FORMELLO
Chi più, chi meno verrà piazzato. Il più richiesto è Berisha, con Verona e Brescia in pole, ma il kosovaro spesso cambia idea da un giorno all'altro. La Lazio spinge verso l'Hellas, più che altro per avere una seria opzione per giugno su Kumbulla, una delle rivelazioni del campionato. Il difensore centrale italo-albanese che Tare conosce bene e segue da diverso tempo. Se Berisha uscirà dalla rosa, in quel ruolo la Lazio potrebbe riportare a casa in anticipo Sofian Kiyine, jolly del centrocampo della Salernitana, classe '97, che Lotito ha acquistato dal Chievo e poi girato in Campania. Ieri l'esterno ha segnato due gol di pregevole fattura al Pordenone. Un jolly.
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