ROMA - Sinisa Mihajlovic sta vincendo la sua battaglia contro la leucemia, e da un leone come lui non ci si aspettava altro. Dal palco dove ieri si sono tenuti i Gazzetta dello Sport Awards, l'allenatore del Bologna, ha raccontato: "Finalmente si vede la luce in fondo al tunnel. L'affetto ricevuto mi ha aiutato. Io non volevo fare l'eroe, affronto i problemi così. Non mi piace scappare. Ho continuato a fare il mio lavoro perché mi faceva sentire vivo. Non vedevo l'ora di vedere l'allenamento dei miei in diretta in tv dall'ospedale. Sono cose che mi tenevano in vita. Ma soprattutto la mia famiglia, mia moglie Arianna, i miei figli. Le tifoserie, il mondo del calcio, ho sentito tutti vicino. Ringrazio tutti perché mi sono sentito in una grande famiglia. Mi sono sentito perciò in obbligo di far capire alle persone che non bisogna aver paura, ma aver voglia di combattere. Poi non è detto che tutti debbano affrontarla come lo faccio io, ma bisogna darsi piccoli obiettivi. Arianna è stata tutti i giorni con me. Ha dormito su una sedia".
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Mihajlovic: “Sono alla fine del tunnel, grazie per l’affetto”
Il tecnico del Bologna premiato ai Gazzetta dello Sport Awards
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