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Roma città – Piazza Vittorio, insieme ai cittadini per la riqualificazione

Montanari: “Quello della partecipazione è un modello vincente di bene comune”

redazionecittaceleste

Roma - “Abbiamo approvato in Giunta una Memoria sul piano partecipato di gestione di Piazza Vittorio, per ribadire la bontà del progetto e la disponibilità di questa Amministrazione a portare avanti questo percorso di riqualificazione dell’area, che vede il coinvolgimento dei cittadini, sia nella fase progettuale che in quella gestionale e di manutenzione dell’area”. Così in una nota Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale.

Piazza Vittorio si è conquistata il titolo di “Luogo del cuore” nel 2012, nel censimento che promuove il Fondo Ambiente Italiano (FAI) per tutelare quei luoghi che i cittadini vorrebbero lasciare in eredità per le generazioni future. Con la realizzazione del Piano, che il FAI ha deciso di sostenere con un contributo economico, l’obiettivo è di trasformare il giardino in un luogo di aggregazione per l’intero quartiere Esquilino, migliorandone la vivibilità e garantendo un rinnovato valore botanico e paesaggistico, attività sociali e culturali, pulizia, qualità ambientale e sicurezza. Un piano importante che si integra con il progetto di riqualificazione dei giardini già programmato da Roma Capitale.

 

La fase operativa di realizzazione coinvolge diversi soggetti: i tecnici di Roma Capitale, in particolare dell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, il SIMU -  Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, in stretta collaborazione con l’Assessore alla Crescita Culturale Luca Bergamo, il Comitato Piazza Vittorio Partecipata e Cittadinanza attiva Lazio.

 

Siamo orgogliosi di prenderci cura della città aprendoci ai cittadini che scelgono di mettere a disposizione le loro conoscenze, esprimendo idee e proposte. Le scelte calate dall’alto non ci sono mai piaciute, mentre crediamo fortemente nello scambio, nella collaborazione e nella condivisione concreta, non solo mediante tavoli o gruppi di lavoro. Il Bene Comune passa anche da qui”, conclude l’Assessora.