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Segna come mai in carriera: Caicedo punta alla quaterna

Lazio: l'arma Caicedo

L'ecuadoregno destinato ad essere titolare anche domani contro il Napoli in Coppa Italia

redazionecittaceleste

ROMA - Quarta rete in tre gare contro la Sampdoria. Caicedo conferma d'essere un'autentica bestia nera, ma sopratutto d'aver affilato sempre di più il suo graffio da Pantera. Mai l'ex Espanyol aveva segnato così tanto in carriera: quinto gol stagionale, uno ogni 107' è il suo apice. Alla luce del suo minutaggio, a 32 anni Felipao riscopre d'avere quasi la media strepitosa d'Immobile. Altro che riserva, l'ecuadoregno sta davvero diventando il quinto tenore. Sabato ha aperto le marcature, ha bucato per la quarta volta da quando è in Italia la porta ligure: il primo centro il 3 dicembre 2017, gli altri due il 28 aprile 2019. Quella blucerchiata è la squadra in Serie A più colpita dall’attaccante. Tutte le firme erano però state siglate a Marassi, il quinto sigillo Caicedo lo timbra finalmente davanti ai propri tifosi. Gloria, delirio, estasi. L'Olimpico è ormai da tempo ai suoi piedi, ma Felipao merita ancora più applausi. A rimorchio di Ciro, sente il gol nell’aria, balza davanti a Colley, lo fulmina e trafigge Audero fra i pali. Risultato sbloccato, pullman spostato di metri. Caicedo è piuma e piombo, duetta con Immobile, vicinissimo, i due si regalano assist, tacchi, baci e abbracci. Anche loro sembrano una coppia d'innamorati. E pensare che insieme sono appena sbocciati.

TITOLARE

Correa può pure rimanere in panchina per la terza volta. Nessun problema, quando ci sta Caicedo in questa forma. Da Brescia alla Sampdoria, il risultato non cambia. Già al Rigamonti il tandem con Immobile aveva funzionato a meraviglia: Felipao al 43' si era conquistato il calcio di rigore e Ciro lo aveva trasformato. Quindi nel primo minuto di recupero la sponda perfetta per il bomber partenopeo e il suo raddoppio. L'ecuadoregno non fa più solo un lavoro sporco, è sotto gli occhi di tutti quanto sia diventato decisivo. Inzaghi a giugno aveva fatto di tutto per trattenerlo, è merito suo se è arrivato il rinnovo. Caicedo sta ripagando la sua fiducia più del previsto. Il mister sabato lo ha sostituito perché a Felipao toccheranno gli straordinari in Coppa Italia al San Paolo. Domani sarà ancora lui contro il Napoli a guidare l'attacco, uno fra Correa e Immobile sarà preservato per il derby, il principale appuntamento.

MERCATO

Anche questo è il segnale della crescita della Lazio. Senza una pedina importante come Correa è comunque arrivato il successo. Persino la marcia del gol non ha subito alcun mutamento. Anzi, si rimpolpa pesantemente il bottino: 46 reti dopo 19 partite, i biancocelesti agguantano il proprio record storico, registrato sempre con Inzaghi nel 2017/18. Eppure Simone continua a temere per il futuro. Per questo, su consiglio del fratello Pippo, ha chiesto Paloschi a Tare e Lotito. Nessuno della dirigenza però si è ancora mosso: «Mi è stato proposto solo Berisha – giura il ds della Spal Vagnati – ma per Paloschi nessuno mi ha chiamato». Il club capitolino vuole prima aver chiara la situazione di Jallow, in uscita da Salerno. L'Al Ahly ha messo 5 milioni sul piatto e, di fronte a un'offerta del genere, potrebbe essere dirottato lì il gambiano, da settimane promesso sposo. Allora potrebbe aprirsi qualche nuovo spiraglio per il mercato biancoceleste in attacco. Inzaghi aspetta, intanto si gode questo Felipao meravigliao.

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