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Serie A, Lele Mora: “Non ho mai tifato nessuna squadra, ma…”

Ecco le dichiarazioni dell'ex agente dello spettacolo

redazionecittaceleste

ROMA - L'ex agente Lele Mora è stato il primo a mettere insieme il mondo del calcio con quello dello spettacolo, oltre trent'anni fa.

Queste le sue parole ai microfoni di Radio Incontro Olympia: "Sono stato il primo a portare i calciatori in tv. Mi ricordo quando nel 1982 Pippo Baudo voleva portare Paolo Rossi in televisione e mi chiamò. Poi nel 1985 mi arrivò la telefonata di Berlusconi, che voleva Maradona in tv. Nel calcio continuo ad avere molti amici. Vi dico la verità, io non ho mai tifato né per Juve, Lazio, Milan, Roma o Inter. Sono contento, però, che Cristiano Ronaldo sia arrivato in Serie A. Lui è veramente una grande star, è un ragazzo pulito, per bene e che viene accusato di tutto anche se non ha fatto niente. In campo è davvero un numero uno e lo ha dimostrato per esempio segnando contro la Lazio in una partita davvero complicata".

SUL MESTIERE DELL'AGENTE

"Per essere Lele Mora devi avere dentro la pancia la voglia di fare questo lavoro. Lo devi sentire dentro, devi fare tanti sacrifici. Io per mesi non vedevo la mia famiglia, ma lo facevo e mi sacrificavo perché amo il mio lavoro. Fare l'agente è un mestiere per pochi, bisogna avere la capacità di scoprire il talento. E quando non c'è il talento la fatica dell'agente è doppia. In passato mi è capitato spesso di riuscire a far diventare delle star chi aveva un potenziale veramente minimo, se non addirittura nullo. Credo di aver sbagliato molto poco nella mia vita. Mi ricordo una ragazza che aveva vinto la fascia di miss Sorrisi&Canzoni, si chiama Mara Carfagna. Era una brava conduttrice, ma poi ha preferito la politica. Lei sarebbe potuta diventare una grande conduttrice. Poi ci sono i cavalli pazzi come la Bertè, che era un pieno di energia e che ho amato sotto tutti i profili. Ho seguito anche Nilla Pizzi per 40 anni, la donna che ha vinto le prime due edizioni di Sanremo".

SULL'ATTUALE FESTIVAL DI SANREMO

"Oggi tutti quelli che cantano vogliono andare a Sanremo. Almeno tutti i cantanti che vengono da me mirano a quello. Sanremo rimane sempre Sanremo, tutti lo vogliono e nessuno ci arriva. Cosa penso di questa edizione? Una volta Sanremo era il festival della musica italiana, ma ormai non c'è più niente della musica italiana, siamo rimasti alle canzonette di chi ha fatto successo in questi anni. Non seguirò Sanremo quest'anno".