ROMA - Gioca sempre lui, figuriamoci quando c'è da fermare un furetto come Gomez e uno spilungone come Ilicic. E' tutto nelle mani di Acerbi, giocherà ancora al centro della difesa con Luiz Felipe e Radu ai suoi fianchi, farà pure per loro gli straordinari. Non è solo Simone Inzaghi a sfruttare le sue doti calcistiche, una roccia in mezzo al campo. Anche Roberto Mancini, in Nazionale, non può fare a meno di Francesco Acerbi: Simone lo ha già impiegato per 810’, negli Azzurri sta diventando una garanzia. Contro l’Atalanta taglierà il traguardo delle 60 presenze con la Lazio, che lo ha pagato 12 milioni soltanto due anni fa. Una roccia di cui ogni allenatore non vuole fare a meno ed un contratto in scadenza nel 2023, ma uno stipendio basso per il suo valore effettivo. Prima o poi bisognerà pure parlare del suo stipendio, ora Acerbi pensa solo al prossimo avversario. E anche Inzaghi in sua assenza, dopo il viaggio in famiglia a Londra, si è concentrato guarda caso sui gol presi dai calci da fermo o a difesa schierata. E' successo due volte a Bologna, non dovrà ripetersi nulla di tutto ciò dopodomani con l'Atalanta, ora orfana (lesione all'adduttore) del bomber Zapata. Acerbi dovrà fermare ogni altro sostituto dell'altra sponda.
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Sessanta volte Acerbi, è tutto nelle mani
Starà al leader della difesa biancoceleste e ora anche della Nazionale bloccare le scorribande orobiche nel primo traguardo delle sue presenze con la Lazio
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