ROMA - Riapre Formello, come anticipato. Ripartono prima i canali ufficiali, aspettando che possa tornare ad allenarsi tutta la Lazio. I giocatori vogliono uscire il prima possibile dal loro guscio e raggiungere il centro sportivo: «Sono tutti carichi, mi chiamano di continuo per sapere qualcosa. Fino al 13 aprile c'è un decreto che impedisce la ripresa delle sedute – ricorda il capo ufficio stampa De Martino - ma è importante portare a termine la stagione. Non dipende da noi. Confronteremo ipotesi, discuteremo. In questi giorni i nostri calciatori si collegheranno con noi via Skype per capire come stanno vivendo questa quarantena». Oggi alla radio ufficiale è intervenuto Lotito. Adesso pure il presidente ha capito che potrebbe essere prolungato ben oltre Pasquetta il decreto con le nuove restrizioni sul calcio. Ad ogni modo vuole farsi trovare pronto, in caso contrario. Sabato il presidente era a Formello dove vengono sanificate di continuo le stanze dei giocatori e dello staff in vista di un eventuale ritiro. Lo conferma pure De Martino: «Abbiamo attivato tutti i meccanismi per stare in sicurezza, nessuno dei nostri giocatori si è mosso da casa e dalla capitale. E' stato fatto un grande lavoro nel nostro centro nelle ultime due settimane. Siamo quasi in una clinica con tutte le misure possibili e le cautele».
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Taglio ingaggi, la Lazio risparmierà 4 milioni per due mesi
Lotito vuole però ripartire a tutti i costi col campionato a maggio
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Così la Lazio è in qualche modo la prima società a ripartire. Lo aveva annunciato e promesso, il presidente: «Lotito aveva ragione, ora anche la Juve ha dato la sua adesione – puntualizza il responsabile della comunicazione Diaconale – ma Agnelli non lo vuole ammettere». In realtà, adesso in Lega c'è un atteggiamento più responsabile di tutti e complice anche da parte biancoceleste. Il club capitolino e gli altri seguiranno infatti l'esempio bianconero per quanto riguarda il taglio di due mensilità sullo stipendio di ogni giocatore. Per Lotito ci sarà un risparmio complessivo di 4 milioni nel prossimo bilancio, dopo i 2 tagliati con i prestiti a gennaio di Durmisi, Berisha e Casasola, già tracciabili nell'ultima semestrale.
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