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Vieri: “La Lazio una sorpresa, non credevo potesse lottare per lo scudetto”

Christian Vieri

L'ex interista e biancoceleste, Bobo Vieri, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per parlare del big match di questa sera

redazionecittaceleste

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ROMA - L'ex interista e biancoceleste, Bobo Vieri, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per parlare del big match di questa sera. E' partito dalla lotta per lo scudetto: “La Juventus domina da oltre otto anni e Agnelli la migliora stagione dopo stagione. Hanno uno stadio di proprietà, una star come Ronaldo e un’organizzazione fantastica: rasentano la perfezione. Solido il nuovo percorso dei nerazzurri. Se pensiamo al gap maturato fino alla scorsa estate… Non era facile colmare quella distanza ed oggi secondo me è lì con la Juventus sotto molti punti di vista. Fenomenali Conte e Marotta, un bravo anche a Spalletti che aveva riportato il club in Champions. Dieci in pagella ai nerazzurri, in campo e fuori sono sempre più vicini alle grandi corazzate internazionali. Marotta dirigente super: d’altronde era il mio direttore a Ravenna”

Sulla Lazio: “Mi ha sorpreso, era impensabile vederla in lotta per lo scudetto. Complimenti a Tare e a Simone Inzaghi, hanno sei-sette giocatori da top club con ottimi ricambi. Immobile come tocca palla fa gol, poi ci sono gli altri, compreso Caicedo: centravanti tosto, fa gol, gioca semplice e lavora tantissimo. Sono organizzati, credibili. Dalla metà campo in avanti sono devastanti. E poi occhio all’assenza delle coppe: preparano le partite con calma e gli acciaccati possono recuperare senza forzare”

Sugli attaccanti: “Ronaldo è di un’altra categoria, appartiene a un mondo a parte. Una belva, sempre affamato, qualità e tecnica impressionanti. Lukaku è il centravanti puro: devastante, forza fisica fuori dal comune e un piede sinistro morbido nonostante la stazza. Ha raggiunto poi una forma perfetta grazie a Conte: Antonio lo ha asciugato, portandolo al top. E’ già a 17 gol in campionato, roba da fenomeni per uno straniero al primo anno di Serie A. Ce ne sono pochi così in giro per il mondo. Immobile fa venire il mal di testa ai difensori, non si ferma mai. Difficilissimo da marcare, è atipico ed ha raggiunto una condizione tale da renderlo letale in zona gol. Lo rispetto: si è fatto da solo, lavorando senza tregua”

Sull'arma in più delle due compagini: “Lukaku-Lautaro garantisce presente e futuro da top club. E’ tra le prime tre-quattro coppie del mondo. La Juventus conta sulla rosa di gran lunga più forte e completa, mentre la Lazio è pericolosissima con questo Immobile