ROMA - Dall'estate scorsa il suo nome viene accostato alla Lazio, ma anche quest'inverno Wesley Moraes e i biancocelesti non convoleranno a nozze.
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Wesley, personalità e presuzione: ecco cosa è successo
Alla Lazio piace da tempo, ma il suo tecnico lo riprende in conferenza stampa
L'attaccante del Bruges infatti ha dichiarato di voler restare fino a giugno in Belgio per continuare a crescere, prima di tentare il grande salto. Dopo tre mesi di astinenza, ieri il brasiliano è tornato a segnare regalando la vittoria ai suoi contro l'Oostenda. Nonostante il rigore trasformato e i tre punti guadagnati, l'allenatore dei nerazzurri Leko ha ripreso Wesley nel corso della conferenza stampa al termine della sfida, reo di non aver rispettato le gerarchie dei rigoristi: "Sono arrabbiato, in squadra tutti sanno che il rigorista è Vanaken. Capisco la voglia di Wesley, ma nel calcio si devono seguire le regole. Se avesse fallito il rigore ci sarebbero stati dei problemi. Sono contento che abbia segnato dopo 3 mesi, ma avrei preferito vedere ancora Hans dal dischetto".
Ha poi preso la parola il rigorista designato Hans Vanaken:
"Per una punta è sempre importante segnare gol. Wesley ne aveva bisogno, spero che sia contento di essersi sbloccato e che possa aiutarci ancora di più in futuro".
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