Ai microfoni di Be.Pi Tv la centrocampista della Lazio Women Eleonora Goldoni ha fatto il punto della situazione parlando sia del suo infortunio sia del momento della sua squadra.
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WOMEN | Goldoni: “La Lazio una seconda famiglia. Qui mi sento a casa”
"Come sto? Sto bene il recupero procede bene quindi posso solo essere contenta. Io la madrina del calcio femminile? No, non mi ci sento. Penso che siamo tutte importanti, sicuramente in quello che faccio ogni giorno c'è tanto amore per questo sport e un senso di responsabilità per cercare di metterlo più in luce possibile aiutando a dare un contributo allo sviluppo del calcio femminile. Per quanto riguarda il mio infortunio, fa parte del nostro lavoro bisogna accettarlo. Dicono si torni più forti di prima, dal punto di vista mentale ci sono i suoi alti e bassi ma sicuramente ti rafforza tanto. Voglia di rientrare? Tanta, stare a bordo campo a guardare le compagne giocare e divertirsi un pochino fa male al cuore però allo stesso tempo ci sono tanti modi per contribuire alla squadra. Per me ora è stata con la voce da bordo campo.
Cosa mi ha legato alla Lazio? Io credo di aver trovato una seconda famiglia, quando vado al campo è come andare a casa. Non è scontato trovare un ambiente dove si stia in armonia, ci sia fiducia, dove ti sanno leggere per come sei realmente. La Lazio per me sta diventando una club che io considero case: sto bene, sono serena e a maggio ragione non vedo l'ora di tornare per dare un contributo e aiutare. La gara col Verona è stata tosta, abbiamo affrontato preparandola nel dettaglio e al meglio. Il primo gol è stato un mezzo scivolone ma la nostra forza è l'unione prima di tutto e il fatto di perseverare non mollando mai. Una partita di calcio lo sappiamo può cambiare sempre, e così è stato. Noi le più forti? E' difficile perché quest'anno la Serie B ha alzato il livello. Ci sono squadre che ci tengono testa. In tante sono forti, ma anche noi siamo forti.
Da piccolina ho sempre giocato in attacco o da attaccante esterno. Poi dagli anni del Napoli il mister mi provò da mezzala e io lì riscoprì quella gioia che avevo da bambina. Ho scoperto un ruolo che mi piace molto di più, mi soddisfa. Concorrenza alla Lazio? Non gioco davanti, però a ogni modo è arrivata una nuova attaccante, il mio rientro non mi preoccupa. Abbiamo un mister preparato e nello spogliatoio c'è sempre stata meritocrazia. Un messaggio ai genitori? Se provi questo amore per questo sport non va frenato. Ogni bambina può essere compresa. Penso che il processo di integrazione della bambine si sia agevolato perché i numeri sono cresciuti. Io fino ai 14 anni ho giocato con i maschi perché non cerano bambine per creare squadre femminili. Oggi ci sono tantissime squadre con formazioni giovanili. La Nazionale? Ci penso assolutamente. Per me è molto importante: l'ultima volta era in vista dei mondiali del 2019, facendo tutte le qualificazioni ma poi mi infortunai. Lavoro ogni giorno anche per questo: sogno di tornare in Nazionale".
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