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Nazionale, Spalletti: “Siamo una squadra che divide tutto. Non c’è quello più bravo”

Spalletti
Tutte le parole del ct della nazionale azzurra Luciano Spalletti ai microfoni si Sky al termine della gara vinta contro l'Albania a Euro2024
Stefania Palminteri Redattore 

Buona la prima a Euro2024 per l'Italia di Luciano Spalletti che vince ma non convince a pieno. L'errore sul gol del vantaggio dell'Albania e la poca concretezza rispetto alle occasioni create impongono agli azzurri di continuare a lavorare in vista del delicato impegno di giovedì contro la Spagna. Al termine della gara contro l'Albania il ct dell'Italia ha commentato la vittoria ai microfoni di Sky.

"Sono stati doppiamente bravi. Mi è piaciuto che quelli che erano sopra palla hanno chiamato il pallone a metà campo e tutti dicevano: 'Non è successo niente'. Si ricomincia da 1-0, ma facendo le stesse cose, hanno partecipato alle difficoltà e all’errore dei compagni con parole e atteggiamenti corretti. Tutti ci dividiamo quello che succede in campo, sia il gol che l’errore. Siamo una squadra che divide tutto quello che fa in parti uguali: non c’è quello più bravo, o furbo o che vince la coppa. Si partecipa tutti. Barella ha giocato una grande partita, si è sdoppiato come mezzala e come mediano di pulizia con Jorginho: ad avere due play bassi rende più difficile il pressing degli avversari, specie perché hanno qualità.

Poi se vengono in tanti si liberano gli spazi dietro.Poi in alcuni momenti però ci siamo piaciuti troppo, perché abbiamo preso quel vantaggio lì e non l’abbiamo concretizzato. È una cosa corretta, perché quando li tiri fuori rimane spazio alle loro spalle. A me non è sembrato che lasciassero molto spazio. Il fatto che non abbiano mai preso palla a metà campo e che sia stato fatto il possesso, che a volte ho detto che può sembrare inutile, però non trovano palla. Noi gli abbiamo trovato l’uomo in trequarti, che vuole dire che restavano abbastanza distanti. Quando arrivavamo sulla trequarti e sui mezzi spazi c’era la possibilità di incrociare sul trequartista opposto perché i centrali andavano su Scamacca. In quei casi c’era la possibilità".