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Nazionale, Vicario: “Non siamo secondi a nessuno, siamo ambiziosi”

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Le parole in conferenza stampa di Guglielmo Vicario in vista dell'ultimo test amichevole degli Azzurri prima degli Europei 2024 in Germania
Edoardo Pettinelli Redattore 

La Nazionale azzurra è attesa dall'ultimo test amichevole contro la Bosnia, prima di partire in direzione Germania per Euro 2024. Intervenuto in conferenza stampa Guglielmo Vicario ha espresso le proprie sensazioni in vista degli Europei. Queste le parole del portiere del Tottenham.

"Avvertiamo grande responsabilità, verso noi stessi e verso tutti gli italiani che ci seguono. Lo sappiamo e ci vogliamo prendere questa responsabilità. Vogliamo essere migliori domani di quello che siamo oggi. Cerchiamo di migliorare un gruppo che è già forte e di credere in quello che si fa. Bisogna essere capaci di fare tante cose, per non essere prevedibili, come ci dice sempre il mister. Ci alleniamo in quella direzione che ci chiede il mister. Dobbiamo essere umili ma ambiziosi manovali di campo. Umili nel recepire quello che ci viene chiesto e ambiziosi nell'affrontare nelle partite senza avere paura di nessuno: abbiamo una storia e abbiamo vinto l'ultimo europeo, ci riproveremo.

Sarà super emozionante tornare per la prima volta al Castellani con la maglia della Nazionale, ripensarci e prenderne coscienza domani sarà un momento emozionante: per me, per i miei genitori, per tanti empolesi che mi vogliono ancora bene e mi hanno permesso di giocare questa gara qui. È la squadra che mi ha dato la reale possibilità di mettermi in mostra in Serie A, di coronare il sogno di giocare in Premier League. Da quando sono partito mi sento più convinto nei miei mezzi, loro hanno avuto il coraggio e la follia di mettermi in mostra. Sarò sempre riconoscente all'Empoli.

C'è grande stima e voglia di alzare il livello. Dobbiamo cercare di essere sempre migliori: il mio obiettivo è questo, così come in generale di tutti noi tre portieri. Come si affronta la Premier? Ci si adatta, si impara, delle volte si paga dazio e la volta successiva si va con maggiore consapevolezza e mestiere. Sono contento, anche di aver trovato ostacoli nel percorso per poi averli superati. Siamo una Nazionale molto forte, con qualità e senso di appartenenza. Come capacità di fare gruppo, siamo secondi a pochi.

Costruzione dal basso? Come tutte le cose vanno fatte per creare situazioni vantaggiose. In tante situazioni creare la superiorità numerica è un vantaggio, poi non può essere il portiere a cercare dei dribbling come fa Chiesa sulla destra: io non lo posso fare. Se fatta in maniera corretta ha grandissimo senso e negli ultimi tre anni sto passando anche io per questo processo perché prima non era richiesto. Ma fa parte della crescita di un'atleta perché questo porta dei benefici: un piccolo rischio può portare grandi vantaggi".