Apoteosi Lazio: il rigore di Zaccagni annienta una Roma nulla e da corrida

Parte bene la Roma nel derby di Coppa Italia, provando a costringere la Lazio nella propria metà campo. I biancocelesti però dopo qualche minuto di affanno provano a rialzare la testa e hanno una buona occasione con Castellanos dopo un errore di Kristensen ma una deviazione manda il pallone in angolo. Poi l’occasione arriva per i giallorossi, dopo un fallo di Cataldi su Dybala. Regna però l’equilibrio nella prima mezz’ora: latitano vere occasioni. Il copione non cambia negli ultimi quindici minuti del primo tempo: ai punti la Lazio si fa vedere più volte dalle parti di Rui Patricio, prima con un cross basso di Zaccagni su cui Castellanos è anticipato e poi con una bella serpentina di Lazzari, che va alla conclusione ma guadagna solo un angolo. Ci prova poi ancora la Lazio con una palla arretrata sempre di Felipe Anderson, ma Guendouzi colpisce Mancini e non il pallone.

Dopo due minuti si va all’intervallo, Mourinho si gioca subito la prima carta: fuori Dybala, dentro Pellegrini. La Lazio però è viva e parte subito forte: cross di Felipe Anderson al 48’ Vecino anticipa Castellanos e impegna un ottimo Rui Patricio che nega il vantaggio alla Lazio. Ma è questione di secondi, centoventi. Huijsen stende Castellanos in area, per Orsato non c’è nulla ma il Var non può non intervenire: decisione corretta e rigore per la Lazio. Dal dischetto va Zaccagni che al 51’ spiazza Rui Patricio per il vantaggio della Lazio. Passano sei minuti e la Lazio sfiora il raddoppio: i biancocelesti sfondano per vie centrali, Vecino ha una palla gol importante ma si allunga troppo la sfera e Rui Patricio controlla in uscita. Passano sessanta secondi e ancora l’uruguaiano sfiora il gol con una botta dal limite che sfiora il palo e termina sul fondo.

Ammonito Cristante per un fallo a inizio azione su Guendouzi, poi cambia Mourinho: fuori Karsdorp e Zalewski per Azmoun e Spinazzola. Al 60’ il giallo lo prende incredibilmente anche Castellanos, che pochi minuti prima aveva preso una gomitata in pieno volto. Tutto buono per Orsato in quell’occasione, falloso invece il contrasto con la spalla dell’argentino. Ora piovono i gialli: ammoniti al 66’ Mancini per un fallo a centrocampo e Guendouzi per proteste. Cambia Sarri al 68’: fuori Cataldi, Zaccagni e Lazzari, dentro Rovella, Pedro e Pellegrini. La girandola di cambi continua: al 76’ Mourinho mette El Shaarawy per Bove, pochi secondi dopo Sarri lancia Isaksen al posto di Castellanos. L’allenatore portoghese schiera l’ennesimo attaccante all’81’: fuori Huijsen e dentro Belotti. Ancora Lazio sessanta secondi dopo: bella azione manovrata tra Isaksen e Felipe Anderson, il danese allarga poi per Pedro che calcia però centrale.

All’84’ Orsato estrae il rosso per un componente della panchina di Mourinho. All’88’ si prende la scena Mandas: sponda di Azmoun per Belotti, l’attaccante giallorosso calcia e il portiere greco respinge, tuffandosi poi di pugno e impedendo il tap-in vincente a Pellegrini. La Roma iper offensiva è però ora interamente all’attacco, la Lazio prova ad approfittarne in ripartenza nei lunghissimi sette minuti di recupero. Ammonito Luca Pellegrini nel quarto dei sette: diffidato, salterà il prossimo match. Passa un minuto, arriva un altro giallo: questa volta per Pedro. Lo spagnolo prende il secondo giallo pochi secondi dopo e viene espulso per reazione. Impunito, invece, Paredes che prende il canario per il collo.

Ci prova Lukaku in rovesciata, la palla finisce alta di un soffio. Orsato perde di mano la gara: rosso diretto per Azmoun e poi per Mancini, ma la gara ormai è finita. La Lazio vince il derby senza subire gol per la quarta volta di fila e vola in semifinale, dove attende una tra Juventus e Frosinone.

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