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Atletico-Lazio, Sarri: “Il primo gol ha cambiato i piani. Ma una cosa mi ha sorpreso”

Sarri
Le dichiarazioni del tecnico biancoceleste intervenuto in conferenza stampa al termine della partita di Champions contro l'Atletico Madrid
Michele Cerrotta

Non riesce l'impresa alla Lazio: a Madrid passa l'Atletico, ma i biancocelesti guardano comunque a lunedì 18 dicembre quando a Nyon si scopriranno gli accoppiamenti degli ottavi di finale. La squadra di Sarri chiude il girone comunque a testa alta, anche se si notano ancora diversi errori soprattutto in fase di finalizzazione e ultimo passaggio. Proprio per analizzare la gara, è intervenuto in conferenza stampa l'allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri. Queste le sue parole.

Quattro spagnole su cinque hanno vinto il girone, tre contro un’italiana. Significa qualcosa?

Non sono verità assolute, ma qualche indicazione dovrà darla. L’anno scorso le italiane sono arrivate fino alla fine, sembrava un’inversione di tendenza ma ho sempre detto che poteva essere un effetto casuale. Bisogna valutare attentamente e sul lungo periodo per avere indicazioni attendibile. Sicuramente al momento in Spagna il livello mi sembra abbastanza alto”.

L’approccio ai due tempi è sembrato sbagliato nei primi minuti e si dimostra ancora grande difficoltà a segnare.

D’accordo sull’approccio, perché in entrambi i primi dieci minuti loro avevano una cattiveria diversa dalla nostra. Poi siamo stati bravi a riprenderla in mano soprattutto nella parte centrale del primo tempo. Per quanto riguarda i gol, le occasioni da gol sono state quattro a quattro. Se poi il non concretizzarle dipende da un livello di cattiveria mentale diverso rispetto a quello degli avversari non lo so, può darsi. Questi avversari sono di altro livello, anche come cilindrata mentale. E per questi livelli un po’ di cilindrata ci manca”.

La Lazio era già qualificata, ma non ha messo in particolare difficoltà l’Atletico. Ti aspettavi di più?

Come in tutte le partite si è scontenti del rendimento di alcuni, ma è normale. Sinceramente non mi aspettavo neanche di creare quattro palle gol in questo stadio. Il problema è stato che loro hanno segnato a ogni nostro errore e noi non ci siamo riusciti. Per il resto a livello numerico la gara non ha grandi differenze. L’Atletico ha grande qualità offensiva, ma concede qualcosa in più rispetto agli scorsi anni”.

È stato solo più forte l’Atletico o c’è stato qualcosa di Lazio?

Di nostro secondo me ci sono gli inizi dei due tempi, sono stati devastanti e hanno deciso il risultato”.

Chiederai giocatori a gennaio?

Io li avevo chiesti anche a giugno, ma questi sono problemi societari. Vediamo quello che decidono”.

Come ha preparato la partita per mostrare l’ottimo pressing dei primi 30’? E cosa ha permesso all’Atletico di uscirne?

Sapevamo come avrebbero giocato, questo 5-3-2 in fase di impostazione si trasforma in una situazione a 4. I movimenti erano preordinati e sono stati fatti bene soprattutto nel primo tempo, poi nel secondo siamo venuti un po’ meno. Ci uscivano con facilità a centrocampo e tutto diventava difficile. Ma il nostro piano partita era completamente diverso: volevamo tenerla in equilibrio stando corti e contatti senza accettare gara a campo aperto. Volevamo poi prenderci rischi negli ultimi 20’, ma è cambiata quando siamo andati sotto”.

Preferisce schivare le spagnole o è indifferente?

No, non ho mai giocato con il Barcellona in carriera e mi piacerebbe farlo, anche se mi dispiace perché giocano in un altro stadio quest’anno. Ma almeno una volta nella vita mi piacerebbe farlo”.

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