Cagliari-Lazio, Sarri: “Mai avuto dubbi sulla fiducia dei giocatori. Le critiche…”

È un successo pesantissimo quello che la Lazio porta a casa dalla Sardegna, contro un Cagliari che prova fino all'ultimo a impensierire la squadra biancoceleste salvo poi doversi arrendere. Punti pesanti per la classifica ma soprattutto per il morale e, allora, proprio per commentare la gara a fine partita è intervenuto in conferenza stampa Maurizio Sarri. Queste le sue parole.

Doveva esserci un segnale e c’è stato. Che settimana è stata? Ha sentito giocatori e club vicini?

“Abbiamo parlato, arrivando alla conclusione che la testa era pesante e andava alleggerita, invece che appesantirla ancora. Dovevamo ritrovare il senso del divertimento, abbiamo parlato di queste cose tralasciando anche allenamenti tattici. Tanto sarebbe stato come ripassare il giorno prima dell’esame. Ma di altre cose non ero preoccupato, sono arrivato alla conclusione di una pesantezza di testa”.

Dopo il gol del 2-1 poteva esserci un contraccolpo, invece avete assorbito bene. Hysaj e Kamada come li avete visti?

“Venire a giocare contro una squadra che lotta per la salvezza si pensa sia facile, ma il Cagliari ha fatto 15 punti in casa. Era una gara difficile, sopratutto se si porta la squadra all’ultimo quarto d’ora con un risultato ambiguo. Non era una partita facile. Siamo stati cogl*oni appena ripartiti nel prendere gol. I centrocampisti salivano, i difensori no: si è aperto lo spazio e ci hanno giocato dentro, la palla poi è arrivata a un ragazzo coi piedi nobili che ha fatto un gran gol. Siamo stati bravi mentalmente, senza subire il loro assedio dell’area di rigore. Siamo stati bravi a rimanere lucidi, andando a fare il terzo gol e ad avere altre occasioni. Nelle ultime sette gare abbiamo fatto sedici punti eppure ci indicano sempre come una squadra in difficoltà. Poi ci sono state brutte prestazioni e un inizio sbagliato, ma l’anno scorso siamo usciti in Europa League e ora siamo avanti in Champions, senza considerare la semifinale di Coppa Italia. Poi la Champions qualcosa può togliere. Hysaj ha fatto una buona partita, iniziando impacciato e titubante poi si è sciolto. Kamada è entrato molto bene, ci ha rimesso a posto appena abbiamo perso il palleggio con l’uscita di Luis”.

È stato importante l’intervento della società in settimana? Immobile ha detto che sono stati messi da parte i personalismi per mettersi a disposizione del gruppo.

“Sono contento ma sono gli atteggiamenti che contano: su giocatori e società non avevo grandi dubbi, poi se si fa un sondaggio il giorno dopo la gara con chi non ha giocato i malumori si sentono. Avrei fatto altri scelte se avessi pensato che i giocatori non fossero con me. La società è intervenuta con il direttore Fabiani in maniera molto soft, non ha bisogno di parlare granché anche perché aveva chiarito tutto qualche mese fa”.

Il presidente Giulini ha ringraziato l’ambiente per la vicinanza mostrata alla squadra in un momento difficile. Crede che visto quanto avete fatto voi lo scorso anno, pur lottando per obiettivi differenti rispetto ai sardi, avreste meritato qualcosa in più dal punto di vista della fiducia?

“Va detto anche che oggi c’erano tanti tifosi in una trasferta difficile e dispendiosa dal punto di vista economico. E ci hanno sostenuti fino all’ultimo, senza contestazioni. Le critiche vanno bene purché siano costruttive”.

Zaccagni e Patric possono recuperare per il Bayern Monaco? Come stanno?

“Non lo so, Patric ha fatto piccole parti di allenamento con il gruppo. Ha la spalla dolorante quando va a contatto. Mattia si sta ancora allenando da solo invece, vediamo se domani mattina almeno uno di loro due potrà entrare in gruppo in modo definitivo. Anche perché sono due giocatori importanti e contro il Bologna mancherà Romagnoli per squalifica. Patric farebbe comodo, così come Zaccagni che è in grado di fare la differenza. A differenza di altri non abbiamo mai pianto sugli infortuni, ma di certo incide”.

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