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Caos tamponi, ecco la sentenza. Multa per la Lazio, salvo Lotito: 7 mesi di stop

redazionecittaceleste

La Lazio a processo per il caos tamponi, determinante la giornata odierna: tutte le ultime sulle richieste della Procura Federale

AGGIORNAMENTO ORE 17:00 - L'avvocato Gian Michele Gentile ha commentato a LaPresse la sentenza: "Niente punti di penalizzazione? Su questo siamo sollevati perché la stampa aveva preannunciato interventi catastrofici. Ho sentito parlare addirittura di retrocessione. Quando abbiamo sentito i 200 mila euro di multa, beh non è una clava. Come ci muoveremo sui mesi di inibizione per Lotito? Non ho fatto subordinate, non ho detto 13 mesi sono troppi e facciamo sei. Siamo convinti che non spetta nulla. Da quello che si è capito stamattina si andrà sicuramente al Collegio di Garanzia. Non finisce qui in un modo o nell'altro. La Procura è con il coltello tra i denti".

AGGIORNAMENTO ORE 16:40 - Si salva anche Lotito con la sentenza, non arrivando ad accumulare i famosi 12 mesi e un giorno che lo avrebbero fatto decadere da consigliere federale. Negli ultimi 10 anni aveva infatti preso 2 mesi di squalifica ad agosto 2012: sommato ai sette comminati in primo grado, fanno 9.

AGGIORNAMENTO ORE 12.45 - Arrivano le richieste della procura FIGC: "Lazio multa, Lotito 13 mesi di stop". Nel dettaglio si tratterebbe di 200 mila euro per la società, lunga squalifica invece per il Presidente. Questo è quanto si apprende dall'Ansa, nel dettaglio.

ROMA, 26 MAR - Duecentomila euro di multa alla Lazio, 13 mesi e 10 giorni di inibizione al suo presidente, Claudio Lotito, e 16 mesi ai medici sociali Rodia e Pulcini. Sono queste - apprende l'ANSA - le richieste appena presentate dalla procura Figc nel processo davanti al Tribunale nazionale federale per violazione dei protocolli Covid (ANSA).

AGGIORNAMENTO ORE 12.30 - La sentenza non dovrebbe arrivare stasera ma ci sarà camera di consiglio del tribunale federale per tutto il weekend. Intanto davanti a Via Campania (sede del Tribunale) spunta uno striscione dei tifosi biancocelesti.

AGGIORNAMENTO ORE 12.00 - Per la Procura Federale sono presenti Chiné e Ricciardi. Nessuna istanza di istruttoria, solo arringa e subito la richiesta.

AGGIORNAMENTO ORE 11.30 - Il tribunale, dopo aver ascoltato le parti, si è riunito in camera di consiglio sull'ammissibilità del Torino. Chinè non si è opposto, Gentile sì. Dopo la camera di consiglio durata qualche minuto, il tribunale non ha ammesso i granata.

AGGIORNAMENTO ORE 11.15 - Processo iniziato in videoconferenza con qualche minuto di ritardo.

Lo avevamo detto, questa pausa Nazionali sarà tutto fuorché una sosta per la Lazio. Se da una parte il club è impegnato nell'ambito dei rinnovi contrattuali, col nodo Inzaghi in cima alla classifica delle priorità, c'è una Lazio in versione tribunale che avrà un bel da fare nelle prossime ore. Quella di oggi, infatti, sarà una giornata decisiva sul fronte del processo che vede coinvolto il club di Lotito nell'ambito del caos tamponi di ottobre/novembre. Da Bruges-Lazio a Lazio-Juventus.

Palla alla Procura Federale

La palla, ora, passa tra i piedi della Procura Federale che ha in mano - tra le altre cose - la possibilità di infliggere un'ammenda o sanzioni afflittive in capo alla Lazio in termini di penalizzazioni in classifica. Ma non solo, l'accusa - scrive l'edizione odierna de Il Messaggero - chiederà anche l'inibizione di Claudio Lotito dalle cariche FIGC. La Lazio passa quindi al contrattacco, vuole far valere la totale assenza di focolai nel suddetto periodo nonché la claudicazione del protocollo: "Protocollo inefficace e non ancora approvato dal CONI. Quello Uefa è stato recepito dopo i fatti" sostiene la difesa rappresentata dall'avvocato Claudio Gentile. Prosegue quindi l'infinita battaglia - legale e di campo - tra Lazio e Torino. Parola alla Procura Federale, adesso. Secondo il Corriere dello Sport già stasera potrebbe essere emanata una sentenza. Il processo, da remoto, inizierà oggi alle ore 11.