Al termine della gara odierna è intervenuto ai microfoni di Dazn Ciro Immobile, il capitano della Lazio. Di seguito le parole del biancoceleste. “Nella mia testa c’è sempre l’idea di migliorarmi, andare avanti e cercare di fare il massimo ogni partita, campionato e stagione. Vado avanti e grazie ai miei compagni sto davvero raggiungendo cifre importanti. È lunga la strada, guardo poco ai numeri. Una volta raggiunti me li ricordati voi, ma quando sto da solo penso solo alla prossima partita, al prossimo gol, cercando sempre di migliorare. Oggi c’era tanta delusione dopo gli ultimi due giorni post Europa. L’abbiamo sottovalutata, questa non era la partita della riscossa ma volevamo far vedere che la squadra è cresciuta.
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Cremonese-Lazio, Immobile a Dazn: “Punto sempre a far meglio. Il riposo…”
Anche l’anno scorso abbiamo avuto momenti simili, ma in Europa è stato diverso: un calo di concentrazione che non deve accadere. Non era semplice, avevamo poco tempo e siamo anche stati lontani dalle coccole di casa. Il germe? Il mister ha parlato forse a caldo, dopo la partita. Non si riferiva a nessuno in particolare credo, il germe è quello che dicevo prima. Ossia l’avere questi cali di tensione, quando si perde o si vince è colpa di tutti. Da capitano in Europa ci ho messo la faccia ma parlavo a nome di tutta la squadra. Quando la squadra gira ti mette in condizione di avere 4-5 palle gol a partita e agevola il risultato. Poi devi essere bravo a buttarla dentro, mio padre mi dice che fare gol è difficile in tutte le categorie e in tutti gli stadi. Per me è sempre stata questa la mentalità.
Poi i numeri sono belli e vanno ricordati. Forse i miei figli sono piccoli, ora capiscono poco. Quando si faranno grandi capiranno loro padre cosa ha fatto e questo mi rende orgoglioso. Negli ultimi venti minuti un vice Immobile farebbe comodo. Oggi avrei potuto segnare di più, ma negli ultimi venti minuti la porta era diventata piccola. Le gambe erano pesanti, ma ci sta. Abbiamo fatto un primo tempo straordinario e il campo era fastidioso: bello ma secco. E quando è così la gamba fatica ad alzarsi, anche dopo le fatiche in Europa. Mi rode un po, avrei potuto portare il pallone a casa, ma lo faremo alla prossima. Mancini? L’ho sentito un paio di giorni fa, tutto a posto. Sono contento per Ivan alla prima convocazione, mi fa davvero piacere”.
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