Vittoria importante per la Lazio che batte con un netto 3-0 la Dinamo Kiev. Al termina della gara il tecnico biancocelesteMarco Baroni è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole.
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Dinamo Kiev-Lazio, Baroni: “Non dormo per questo gruppo. Noslin e la porta….”
Questa è la Lazio, come ha detto Rovella?
“Sto lavorando con questo gruppo che non mi fa dormire la notte perché stiamo dando io e il mio staff tutti noi stessi. Vogliamo avviare un percorso, ho chiesto alla squadra di fare un calcio dinamico. Ci lavoriamo e lo ricerchiamo, nelle conferenze stampa che abbiamo fatto insieme sentivo parlare di mancanza di equilibrio, ma rivedendo le partite e analizzandole un dato dice che siamo la squadra dopo la Juve che ha subito meno tiri in porta. La squadra ha compattezza e capacità, equilibrio difensivo. Lo deve trovare sempre di più con gli esterni e gli attaccanti, che devono lavorare. Lo stanno facendo bene, finché va così possiamo anche tenere più giocatori offensivi”.
Stasera si è vista una squadra più cinica. È la prima vittoria in trasferta stagionale e con uno scarto simile non si vedeva da tempo: quanto vale verso Torino? Che risposta ha avuto dagli altri dieci titolari?
“Non avevo dubbi, perché li vedo allenare. Quando lo fanno bene devono avere delle chance. Quando si parte da almeno 47 partite non si può avere un solo blocco squadra. Il fatto di avere un gruppo che lavora e dà disponibilità è importante, so che non cambia l’atteggiamento della squadra. Ora recupereremo energie, poi da domani appena rientriamo prepariamo la prossima gara”.
Questo essere camaleontici è un’arma in più? Ci racconta le emozioni della prima panchina in Europa?
“Viviamo di emozioni e sentimenti, sono cose che ti girano addosso. Ma la mia concentrazione è sempre dentro la squadra, dentro la partita. Siamo rientrati da Firenze con il dolore addosso per l’ottima partita fatta e ce lo siamo scrollato di dosso lavorando e preparando questa gara in pochi giorni. Sapevo non avremmo sbagliato. Da questo punto di vista è un ulteriore passo di crescita. Credo che al momento dobbiamo concentrarci sull’identità di squadra da trovare. Bucare centrale è una delle nostre risorse, in molte partite giocate abbiamo trovato squadre che si difendevano 3-4-2-1 e questo porta ad avere la parte centrale del campo con tanta densità. Quindi si hanno meno spazi, ecco perché gli esterni. Ma dobbiamo saper cambiare anche in corso. Gli esterni per noi sono importanti, i terzini devono sempre attaccare”.
Cos’è successo a Noslin?
“Ho anche rivisto. È stato un eccesso, lui è talmente bravo che ha alzato senza volontarietà, ma dobbiamo capire, lo fa capire anche l’espulsione della Dinamo o l’ammonizione di Romagnoli. Vengono considerati interventi imprudenti, quindi vengono penalizzati. Anche domenica ho parlato di questo c’è da modificare qualcosa nell’atteggiamento. Ho messo dentro il ragazzo anche sperando trovasse il gol, perché gli serve in questo momento. Parlo di lui, ma vale per tanti giovani che sono saliti di livello. Hanno pressioni che cambiano, compagni di livello alto. Questo va capito e bisogna dar tempo, mi assumo io la responsabilità delle loro prestazioni”.
È stato ritrovato Dele-Bashiru?
“C’è ancora da lavorare, ha grandi potenzialità ma può diventare veramente importante e moderno. Ha forza, corsa e qualità. Deve lavorare dentro la partita, riempirla di pensiero. Ora è molto istinto. Sono convinto che possa diventare un grande giocatore”.
Provedel ha dato le risposte che ci si aspettava? Mandas giocherà?
“L'ultima volta che rispondo a questa domanda. Provedel è il titolare e non è un problema e non è in discussione. Mandas ha qualità ed è giovane, sta lavorando bene, ma il titolare è Provedel”.
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