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ESCLUSIVA – Gregucci: “Fatta la partita che si doveva fare. Difesa attenta”

Gregucci
Le parole di Angelo Gregucci, intervenuto in esclusiva per parlare della squadra biancoceleste e del derby vinto ieri dai ragazzi di Sarri

redazionecittaceleste

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei, l'ex difensore della LazioAngelo Gregucci. Queste le sue parole: "La Roma ti viene addosso. Mi ha anche sorpreso perché con palla al centro sono venuti molto in alto. La palla andava sui nostri esterni e loro muovevano il quinto creando parità numerica. Forse io avrei sfruttato meglio l'uno contro uno, specialemente Zaccagni visto il giallo di Mancini. Comunque la gara è stata attenta, preparata bene. Su una pressione loro hanno sbagliato, la Roma non si nobilita per la costruzione dal basso. Da dopo il gol di Felipe Anderson c'è stato un predominio sì, ma sterile perché la Lazio ha chiuso benissimo gli spazi non concedendo nulla. I due centrali sono stati formidabili specialmente quando la Roma ha privato a fare casino sul finale in attacco. La Lazio non ha perso ordine e secondo me poteva fare più male in ripartenza".

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"La Roma ha una percentuale alta sui piazzati ma ieri nei minuti finali non c'è stata neanche troppa apprensione. Provedel ha evitato molte situazioni scomode. Siamo stati forti nell'impatto frontale. Negli ultimi minuti avevo più la sensazione che si potesse raddoppiare che prendere gol. La Lazio è stata attenta soprattutto su queste situazioni dove la Roma ha peso e centimetri. Bene quindi nella lettura la Lazio tutta che ha preparato la partita che voleva, conoscendo anche gli avversarti. Il gol di Felipe Anderson è stato lo spartiacque. Sono contento di chi è entrato: Cancellieri è entrato bene, è un giocatore di qualità. Devo dire che dopo le due sconfitte qualche contraccolpo poteva esserci invece la Lazio ha fatto quello che doveva fare, sono stati lucidi in campo. Suppongo che non ci sia grande differenza di valori tra Lazio e Roma e anche la classifica lo dimostra".

"Io ho visto sempre la linea difensiva che si è mossa come vuole Sarri. Se mi vengono ad attaccare uomo contro uomo in ogni angolo perché devo costruire dal basso. La Roma non ti ha fatto fare un tipo di partita e la Lazio ne ha fatto un'altra. Forse non è stata la partita dei 700 passaggi che dice Sarri. Uno non muove i suoi principi ma il piano gara doveva per forza essere cambiato. La costruzione dal basso culturalmente non ci appartiene, se è una moda è degli ultimi anni. Se invece ce l'hai o provi alla ricerca di qualcosa, perché devi avere i giocatori funzionali. La costruzione dal basso dipende anche dagli avversari. Se ti aspettano a centrocampo è inutile se ti vengono a prendere più vicino servono qualità e giocatori funzionali. Serve stabilire anche la pressione dell'avversario: se vuoi rischiare ti assumi le conseguenze, se sei il Barcellona di Guardiola il rischio me lo prendo. Se ho Ibanez in costruzione non ha senso. La Roma in costruzione dal basso, in pressione, non ha mai brillato perché non ha i concetti giusti per farlo. "